VOLTAR LE SPALLE

Pietro nella sua seconda lettera analizzando con dispiacere e rammarico la situazione di alcuni personaggi venuti a contatto con la conoscenza della Via della giustizia, e che dopo averla conosciuta, voltavano le spalle al santo invito, commentava  con due proverbi i quali esprimono la sporcizia e la delusione dei fatti accaduti. (II Ep. Pietro 2:21 Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia ,che dopo averla conosciuta voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. Evidentemente il seme della conoscenza era stato posseduto ma era soffocato o nato asfitticamente e seccato, prima di rivelarsi come portatore di giustizia. Voltar le spalle è simbolo di fuga e di sconfitta, anche se l’illusorio avvolgimento delle tenebre che sembravano luce splendente e promettevano la libertà, purtroppo si riveleranno una lugubre schiavitù della corruzione e della dissoluzione. L’atteggiamento di questi personaggi non era deleterio solo per essi ma anche per altri (II Ep. Pietro 2: 2) Molti li seguiranno nella loro dissolutezza e a causa loro, la Via della Verità sarà diffamata. Diffamare la Verità è una cosa dannosa e inutile

 Delle spalle antiche molto significative

( Esodo 28:12)Metterai le due pietre sulle spalline dell’efod. Quelle pietre saranno un memoriale per i figli d’Israele; e Aronne porterà i loro nomi davanti al Signore sulle sue due spalle come memoriale. Dunque le spalle di Aronne oltre a indicare una via di giustizia, portava i nomi dei figli d’Israele davanti al Signore nel culto. Il valore del gesto era considerato da Dio un memoriale, non una semplice esibizione di due pietre. E’ altresì interessante che le spalle dei Figli dei Leviti siano ricordate, ad esempio come descritto in ( I Cronache 15:15)I figli dei Leviti portarono l’Arca di Dio sulle loro spalle, per mezzo di stanghe, come Mosè  aveva ordinato secondo la Parola del Signore. Che bel versetto è questo il quale spiega chiaramente i ruoli di ognuno riguardo l’Arca, che doveva essere trasportata sulle spalle con delle stanghe e secondo la norma della Parola di Dio. La presenza del Signore in mezzo al popolo non era lasciata al caso o all’ingegno dei trasportatori, ma tutto era fatto con ordine tramite la conoscenza rivelata. E’ un invito anche per noi quando adoriamo, a compiere il nostro servizio con scrupolo ,non andando oltre ciò che è scritto e avendo chiara la funzione della nostra Arca cioè Gesù Cristo.

Ancora delle spalle nella profezia.

(Isaia 9:5-6)Poiché un bambino ci è nato, un Figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle, sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno. Prezioso questo passo che descrive inoppugnabilmente la divinità del Messia, chiarendoci che nasce il bambino, ma il Figlio ci è dato come olocausto e sacrificio per il perdono dei peccati; poi, a suo tempo vi saranno le manifestazioni per l’esaltazione del regno di Davide, promesse mai dimenticate dal Signore. Sulle spalle di Gesù riposano l’impero e la pace collegata al regno. Queste spalle che reggono il peso della pace e del regno, sono ben descritte nella scena del Golgota, dopo che Gesù è stato caricato di una croce e avviato in mezzo a tanta sofferenza al “ luogo del teschio”.

Profeticamente dice il (Salmo 70: 2-3) Siano confusi e si vergognino quelli che cercano l’anima mia! Voltino le spalle e siano coperti d’infamia quelli che desiderano il mio male Indietreggino sotto il peso della loro infamia quelli che desiderano il mio male. Versione G. Diodati: Quelli che cercano l’anima mia sien confusi e svergognati; quelli che prendono piacere nel mio male voltin le spalle e sieno svergognati. Quelli che dicono: Eia, eia! Voltin le spalle per ricompensa del vituperio che mi fanno. Se Davide poteva invocare una commiserazione per se stesso e una rivincita su quelli che volevano al sua morte, non sarà così per Gesù che, come Re di pace, invocherà il Padre per concedere il perdono ai suoi aguzzini. Notevole è comunque il clima della crocifissione proposto nel Salmo, quando descrive il disprezzo degli spettatori presenti all’evento e il loro dissenso verso Gesù nel voltargli le spalle e insultandolo, mentre Lui era sospeso sulla croce con le spalle aperte, a invocare perdono per tutti i peccatori.

 Non voltare le spalle alla Via della Verità e della conoscenza.

Certamente conoscere la Via della giustizia e della Verità cioè Gesù, e poi tralasciare il percorso è un vero errore che sfocerà sicuramente in un guaio maggiore. (Ep. Efesini 3:19)E di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza affinchè siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. Quei personaggi citati all’inizio, pur essendo permeati dalla conoscenza di Cristo, avevano ritenuto poca cosa incamminarsi verso la pienezza di Dio. Gesù afferma comunque, che il suo amore oltrepassa ogni conoscenza, per cui occorre attendere il benefico sviluppo della Parola di Dio in noi. Perciò partendo da questa carità l’invito è di (Ep. Efesini 4: 13) fino a che  tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio. Quindi conoscere pienamente il Figlio e l’unità della fede, sono due traguardi proposti per chi cammina nella luce. Quei personaggi non avevano conosciuto pienamente Gesù, il suo amore riversato su di loro, non li aveva affascinati e scossi dalle tenebre e dall’errore.

Paolo invece parlando della conoscenza del Salvatore dirà di una eccellenza (Ep. Filippesi 3:8-9) anzi ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù. Non vi era nulla di paragonabile in bene di fronte alla rivelazione del Signore Gesù. La Via della giustizia era chiara per Paolo che la ricercava e desiderava di essere trovato con quella giustizia (V.9)  di essere trovato in Lui, non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio basata sulla fede. Chiarissimo; conoscere Gesù porta alla giustizia di Dio che salva per Grazia e per fede. Dunque, è veramente un’eccellenza che ci viene accordata tramite la Parola di Dio, cioè capire la salvezza e apprezzare l’opera  della croce del Redentore.  

Quell’impero portato sulle spalle di Gesù contiene tesori di sapienza e di conoscenza.

(Ep. Colossesi 2:3) Nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti. E vero, non è un supermarket o un self service di conoscenza a disposizione di chi, per vari motivi è attratto o ne vuole usufruire con disinvoltura. No; la faccenda è più complessa, certi tesori sono nascosti, nella via della fede si parla di anime che devono credere, pentirsi e rigenerarsi tramite l’eterna Parola di Dio. L’acqua dell’Evangelo e lo Spirito Santo devono rinnovare l’uomo vecchio e i suoi atti e lasciare spazio al nuovo, il quale cresce nella giustizia e nella verità che si trovano in quei tesori posseduti da Gesù.

 Le spalle di Gesù devono far conseguire un’esperienza vitale ai peccatori: (Ev.  Luca 15:5)  E trovatala tutto allegro se la mette sulle spalle. Bisogna dunque fare esperienza di due situazioni: primo, sentire le spalle calde d’affetto del Redentore e secondo, ascoltare la sua allegrezza; senza queste esperienze vivremo delle sensazioni positive, religiose, magari esaltanti dal punto di vista emozionali, ma insignificanti nella via della fede. La fine della parabola della pecora smarrita è deliziosa (V.6 ) E giunto a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta. Sei forse tu?

Conclusione

(II Ep. Pietro 1:1-2) Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa, quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo, grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù il nostro Signore. Dunque ciò che Pietro afferma è limpido; chi ha ottenuto la fede preziosa nella giustizia di Dio, può veder moltiplicate pace e grazia nella conoscenza di Gesù. Quella allegrezza del Salvatore vissuta in Lui, è proprio quella conoscenza che si sviluppa in armonia con la sua pace. Il rallegrarci con quelli che sono di Cristo fa parte e scopo di queste righe, che vogliono indirizzarci verso la vera fede nella Parola di Dio. Un caro saluto a tutti.

Ferruccio Iebole.

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