VOGLIONO SOVVERTIRE IL VANGELO DI CRISTO

 

prima del testo dell’articolo una comunicazione:

 

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Sembra impossibile che qualcuno voglia sovvertire il Vangelo di Gesù Cristo. Per quale scopo e per quale fine uno dovrebbe fare una tenace opposizione alla Buona Notizia di Dio? Appare quasi un non senso per la qualità del messaggio, che parla di perdono e di vita eterna . Eppure qualcuno non è contento, anzi vuole scatenare una guerra feroce contro l’Evangelo, senza risparmiare mezzi e opportunità pur di far fallire il piano di salvezza proposto dal Signore stesso, e far rientrare nell’errore e nel peccato, quindi nella morte il più alto numero di uomini che invece di attenersi al messaggio di vita, si compiacciono nei legami di morte.( Ep. Galati 1:7) Che poi non c’è un altro Vangelo, però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo. Nel primo e nel secondo capitolo di questa epistola sono  evidenziati questi punti.

Sette punti per definire il Vangelo di Cristo.

  1. Il Vangelo è di Cristo e non degli uomini (V.7)
  2. Gesù chiama i peccatori a ravvedimento mediante la sua Grazia e il Vangelo (V. 6)
  3. Cristo ha offerto Se Stesso per cancellare i peccati, è il fulcro del Vangelo (V.4)
  4. Il Vangelo e la sua Verità si ricevono per rivelazione (V.12)
  5. Il Vangelo per chi lo riceve, fa diventare servi di Cristo per annunziarlo a pagani e circoncisi(V.10)
  6. Il Vangelo porta a glorificare Dio (V.24)
  7. Il Vangelo è la libertà di Cristo (Cap. 2:4)

Non v’è dubbio che il Vangelo è ispirato ed è proprietà di Cristo: Lui ha dato il mandato di essere testimoni della Grazia e del sacrificio della croce da Lui compiuto. Il Vangelo è in accordo con il Padre e con lo Spirito Santo, che sono impegnati con l’amore e con la conferma della Verità del Vangelo nella vita dei peccatori. Il Vangelo annunzia il perdono, Gesù chiama con un appello speciale per lasciare entrare nel cuore il Re di Gloria e di Salvezza. Gesù utilizza la Grazia concessa dal Padre verso gli uomini, per far accettare il Vangelo ai perduti che reca ravvedimento, riconciliazione e perdono dei peccati. Cristo tramite il Vangelo informa e convince che Lui ha dato tutto se stesso come prezzo di riscatto dei peccatori, morendo sulla croce e chi crede è salvato e fa parte della Chiesa Universale sposa di Gesù il Re.

Il Vangelo è una rivelazione divina che ci fa edotti sulla vita eterna mediante la predicazione ed accende la fede in chi ascolta con interesse, vuole uscire dalla condizione di perduto e desidera accedere al vincolo di salvato per l’eternità. Il Vangelo fa diventare figli di Dio, eredi di Gesù Cristo, servi di Cristo per annunziare  la Buona notizia, ovvero il messaggio di Grazia a tutti i peccatori. Il Vangelo è ispiratore per la glorificazione di Dio, propedeutico a rendere un culto di adorazione e di lode offerto per lo Spirito Santo, e per ricordare la morte vicaria del Salvatore. Evidentemente, il Vangelo produce la comunione tra il credente e Dio, virtù che occorre per un cammino di dipendenza.  Il Vangelo è sinonimo di Libertà in Cristo, il nostro Avvocato che intercede per noi. Che quadro meraviglioso è il Vangelo! Altre virtù e verità le potremmo aggiungere senza esaurirle a fondo, lo stesso per ciò che riguarda le bellezze e le meraviglie del messaggio evangelico della Parola di Dio. Sebbene per sintesi, abbiamo elencato sette punti importanti che caratterizzano il Vangelo, il cruccio che sentiamo sul cuore è perché il Vangelo venga annientato  da coloro che lo citano in modo sgarbato, incerto e farraginoso, non conoscendo appunto la libertà in Cristo di esaminare la Bibbia con profitto e con ricerca d’amore e verità.

La preoccupazione di Paolo verso i Galati.

Paolo  ricorda: (Ep. Galati2:9) Riconoscendo la Grazia che mi era stata accordata, Giacomo Cefa e Giovanni che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi ai pagani ed essi ai circoncisi. Dunque tra Paolo e gli apostoli vi era stato un patto di comunione costatando che il Vangelo predicato dall’Apostolo e da Barnaba, era uguale a quello proclamato dai discepoli di Gesù più in vista, cioè quelli che l’avevano seguito da vicino nel ministerio terreno.  Ora Paolo è sconcertato dalle posizioni assunte dai  Galati e pone alcune domande molto interessanti, che ci fanno cogliere come uscire dalla Verità dell’Evangelo, sia facile per cuori instabili, solleciti alle novità e affamati di originalità. Allora, Paolo pone subito  due  domande: (Ep. Galati 3: 1) Oh Galati insensati chi vi ha ammaliati, voi che davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato rappresentato crocifisso? Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito Santo  per mezzo delle opere della Legge o mediante la predicazione della fede? Quale saranno le risposte dei Galati?

Occorre dire che molti di coloro i quali usano il Vangelo come paravento o espediente, sono fermi e impantanati ancora là. Si, perché l’attrazione o il fascino di sapienza che non scende dall’ Alto, sommerge l’indifesa Verità che se respinta o messa in discussione, si ritira umilmente perché il Vangelo non prevarica nessuno e non vuole fare proseliti come il mondo, ma vuole cuori rinnovati dalla potenza del Vangelo. Dunque Paolo vuole conoscere i requisiti di quelli che disturbano in profondità il messaggio evangelico. Quali prerogative possono vantare per essere credibili? Oppure la finta sapienza e conoscenza di Gesù è ridotta a dottrina sterile e inconcludente, perciò bisognosa di spettacolarizzazione e di ricchi addobbi e lussuosi paramenti per sembrare preziosa e vera? E’ forse così?

 Chi offre “una religione cristiana” è lontano anni luce dall’Evangelo. Il compito del Vangelo è quello convincere i peccatori che per mezzo delle opere buone e meritorie non si ottiene nulla di fatto in tema di salvezza eterna. A dimostrazione di ciò lo Spirito Santo lo si riceve per la predicazione della fede,(Ep. Giuda V. 3) trasmessa ai santi una volta per sempre. Orbene, se Gesù è stato ritratto crocifisso in maniera efficace e approfondita, il risultato sarà che:(Ep. Galati 3:22-26) i beni promessi  sulla base della fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti…Perchè siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. Perciò doni e figliolanza si ottengono per la fede in Cristo.

Una liberazione per essere saldi e liberi dai riti e dalle imposizioni religiose.

(Ep Galati 5:1-4) Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi, state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù… Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo, siete scaduti dalla Grazia. Orbene, scadere dalla Grazia di Dio è una situazione tremenda, si delinea una chiusura alla fede, quella fede definita in : (Ep. Galati 5:6) quello che vale è la fede che opera per mezzo dell’amore. Dunque chi vuole raggiungere il paradiso mediante le proprie opere buone sarà disilluso nell’aldilà, quando si ritroverà senza argomenti difronte a Dio, che gli imputerà di non aver voluto ascoltare il Vangelo, il quale promuoveva la fede in Cristo per ottenere la vita eterna. (Ep. Galati 6: 8) Perché chi semina per la sua carne mieterà corruzione dalla carne, ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. Comprendere questa verità ci associa a perseguire Cristo nella sola fede, (Ep. Galati 5:24-25) Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito camminiamo anche guidati dallo Spirito. Si, invochiamo Gesù che ci guidi per lo Spirito nel Vangelo.

Conclusione.

(Ep. Galati 6:14)Ma quanto a me, non sia mai, che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo. Il vanto del credente risiede nella croce di Gesù, che il Vangelo esalta come mezzo di pace e di perdono con Dio; chi contrasta  e sovverte il Vangelo, lo esegue per la preminenza della propria carne sugli altri essendo un sensuale, irretito nella perdizione e nell’errore contro lo Spirito Santo. Contro questo peccato non c’è remissione. Uno stimato saluto a tutti i lettori.

 Ferruccio Iebole

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