PER RICONOSCERE LA VERITA’

prima del testo dell’articolo una comunicazione:
 
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foto vol.3

La citazione del brano a seguire, è tratta dall’Epistola di Paolo a Timoteo, la seconda e verso 25 del capitolo 2 che recita: Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la Verità. Riconoscere la Verità con la forza morale e intelligente dell’uomo è un obiettivo improbabile, perché seppure capita, se non viene accettato per la fede, esso non produrrà nulla. Perciò occorre capire la Verità con l’aiuto dello Spirito Santo e la disposizione di animo e di cuore ad essere coinvolti dalla autorevolezza del Vangelo e approssimarsi a Gesù divino Maestro, perché sia Lui a condurci nei meandri della Verità per avere ravvedimento e vita eterna.  

E’ vero, una  Verità muta e lontana dai peccatori sarebbe inutile, resterebbe un totem, un insieme di regole prive di vita, una verità religiosa da osservare senza risultati. La Verità cristiana è invece una fonte viva che esprime non una religione da accodarsi, ma rivela ciò che Dio e Gesù Cristo hanno fatto per noi, perché tutta la loro opera ci comunicasse la Verità confinata nella Bibbia, la Parola di Dio.(II Ep. Timoteo 2:22) Ricerca la giustizia, la fede, l’amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro.

Un cuore puro e purificato.

Il ravvedimento è il primo passo per accettare la Verità, ravvedersi vuol dire che ascoltando il Vangelo, si è coinvolti da questa fonte di Verità Divina che ci ritrae quali siamo, cioè dei peccatori senza risorse e morti nei falli e nei peccati, incamminati verso un giudizio di condanna inappellabile. Un verdetto così chiaro, perchè tutti si rendono conto di essere privi della gloria celeste per esistere e sussistere nella presenza di Dio senza scomparire, annienta la nostra mente. Vorremmo obiettare qualcosa o giustificarci di non essere così cattivi come la giustizia divina ci ritrae, di avere delle possibilità nascoste per piacere a Dio. No! Il responso è solo quello già dichiarato di condanna. Ma c’è una via di scampo, la Grazia di Dio comunicata attraverso la Verità.

Ecco il ravvedimento che ascoltando la Verità produce, non più la disperazione per la pena annunciata ma una speranza di vita nuova. Bisogna perciò che la Verità purifichi il nostro cuore. In che maniera? Comunicandoci chi è il Redentore. (I Ep. Giovanni 2:1)  Se qualcuno ha peccato. noi abbiamo un Avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati e non soltanto per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo. Ancora, (I Ep. Giovanni 1: 9) Se confessiamo i nostri peccati Egli è fedele e giusto da perdonarci da ogni iniquità.

Dunque la Verità ci comunica l’unico rimedio previsto dalla Grazia di Dio, che consiste nella confessione delle nostre iniquità a Gesù, pronto Perdonatore e Giustificatore per poter invocare il nome del Signore con un cuore puro.(I Ep. Giovanni 2: 12) Figlioli vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome. Ancora, (Ep. Colossesi 2:12) Voi che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con Lui, perdonandoci tutti i nostri peccati. Anche, ( Ep. Efesini2:4- 5-6-7) Ma Dio che è ricco in misericordia per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete salvati) e ci ha risuscitati con Lui e con Lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù. Per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua Grazia, mediante la bontà che Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Questo è il piano di salvezza che la Verità ci comunica nel Vangelo, e se l’accettiamo, ci introduce per la fede in questo stato di giustificazione, purificazione e santificazione.

Capire il messaggio evangelico.

Se abbiamo inteso i passi citati nella luce spirituale della Verità, ci appare chiaro come la misericordia di Dio sia intervenuta in favore di noi peccatori, perché fossimo raggiunti da una speranza immeritata e donata per grazia del Signore, al fine di conseguire il ravvedimento e la vita eterna in Cristo. E’ vero, la Verità cristiana non è statica, ma attiva e lo Spirito Santo ci induce a confidare nella nuova speranza che conduce a Cristo il Salvatore delle anime. A Lui confessiamo che siamo dei morti, bisognosi della sua vita e della sua Verità, per assaporare una comunione nuova con il Padre e con lo Spirito Santo, che diviene il nostro Maestro nella Verità biblica: (Ev. Giovanni 16:13) Ma quando sarà venuto Lui lo Spirito della Verità, Egli vi guiderà in tutta la Verità perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito e vi annuncerà le cose a venire.

 E’ notevole come lo Spirito della Verità abbia delle cose da annunciarci che riguardano la Verità e la vita futura con Cristo. Sono Verità che confortano il credente, cioè colui che ha ascoltato il verdetto di condanna e ravvedendosi è approdato a Gesù per essere purificato e reso vivente. Ora il suo impegno e il suo desiderio è quello che abbiamo letto in Timoteo, ricercare quelli che invocano il nome del Signore per adorarlo e ringraziarlo. Poi per crescere, nel capire la grande giustizia di Dio offerta al mondo, per esercitare la fede nell’autorità della Bibbia, per approfondire e sperimentare l’amore di Dio nella pace che Lui ci ha introdotti,  ancora, per invocare con un cuore puro, il sostegno e la guida nella vita di testimonianza da rendere al mondo.

Un nuovo compito da eseguire con fiducia in Dio.

 Istruire nella Verità per far ravvedere e riconoscere in Cristo Gesù il nostro personale Salvatore è il tema della testimonianza dei ravveduti. ( II Ep. Timoteo2:24-25) Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente, deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la Verità. Abbiamo ripetuto il versetto 25 per avere un quadro più completo per il compito che attende ogni convertito al Signore, cioè quello di cercare di spiegare con le nostre limitate capacità , il piano di salvezza in Cristo Gesù.

Un duplice passo che accompagna questo pensiero è quello descritto in (II Ep. Timoteo 3:14-15) Tu, invece persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle Sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza, mediante la fede in Cristo Gesù. Anche in questi versetti sono evidenziate le azioni benefiche delle Sacre Scritture, come esse emanano una conduzione per far prosperare la Verità, che direziona alla salvezza per la fede. E’ vero, come descritto abbiamo necessità di acquisire la sapienza per discernere la Verità. Quella della Bibbia come è scritta, non trae in errore nessuno, anzi è lo strumento per confermare la Verità nel cuore dei ravveduti, e per attendere ancora le promesse che Gesù ha fatte ai suoi fedeli le quali devono realizzarsi.

 Ecco perché ci esercitiamo in queste note, perché vorremmo che come noi, anche i nostri cari lettori acquisissero la certezza che deriva dalla Bibbia riguardo la salvezza offerta a tutti gli uomini. Vorremmo che tutti accertati dalla Verità della Bibbia potessero rallegrarsi in Cristo per la fede ottenuta nella sua Parola. Per questo non ci stanchiamo di proclamare come è scritto: ( II Ep. Timoteo 3:16) Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. Dunque ci viene ribadito come la Bibbia sia uno strumento utile e vitale in mano allo Spirito Santo che ci guida nella Verità e come essa sia fonte ispiratrice per presentare un uomo rinnovato in Gesù, completo e preparato per compiere il bene con un comportamento efficace e coerente alla Parola professata.

Conclusione.

(II Ep. Timoteo 4:2) Predica la Parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Bene, non vogliamo tediare nessuno con le nostre note, ma se qualcuno trae giovamento da esse ne siamo lieti e felici nel Signore. Concludendo vi salutiamo con simpatia e stima, auspicando che la Verità del Vangelo vi istruisca sempre più per trovare la via della salvezza. Cordialità a tutti.

Ferruccio Iebole.

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