vulgata

La traduzione in latino nota come “Vulgata”

Girolamo, insigne studioso, eseguì a Cesarea, intorno all’anno 400, la traduzione in latino dell’Antico e del Nuovo Testamento. Per l’Antico Testamento si servì soprattutto del Testo Ebraico, mentre per il Nuovo Testamento sottopose a revisione la precedente versione “Antica Latina”, correggendo i più evidenti errori in base al Testo Greco e smussando le durezze stilistiche della lingua. Questa traduzione prese il nome di “Vulgata”, intendendo con questo dire che poteva essere utilizzata da chi non conosceva (più) le antiche lingue in cui i libri della Bibbia erano stati scritti. Essa ebbe una enorme fortuna e, dopo la Riforma Protestante, fu dichiarata dal Concilio di Trento, nel 1546, “Versione ispirata” e “Testo Ufficiale” della Chiesa Cattolica. Di essa esistono nelle biblioteche d’Europa circa 8000 manoscritti.

Di seguito esemplare presente alla  mostra della Bibbia Vulgata, stampata a Venezia nel 1583, con xilografie

Vulgata 1583