LA LEGGE DELLO SPIRITO DELLA VITA IN CRISTO GESU’.

prima del testo dell’articolo una comunicazione:

 

Per chi lo desidera è disponibile il vol. 3 che raccoglie i nuovi articoli di Ferruccio Iebole. Il volume e la spedizione sono gratuiti e disponibile per tutti coloro che ne faranno richiesta qui, su fb, su info@lamostradellabibbia.com o 3334371113 (Corrado)

Sono disponibili ancora alcune copie del vol. 1  e vol. 2 (anch’esse gratis)

 

In questo passo così fondamentale c’è un grido poderoso, che echeggia nel mondo come grido di trionfale vittoria di Gesù, che ripristina una relazione precedente vissuta agli albori della creazione e andata in frantumi a causa del peccato, ora viene rintrodotta quella comunione taciuta per lungo tempo e impossibilitata a risplendere.(Ep. Romani 8:1) Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù perché la legge della vita di Cristo Gesù, mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

 Dunque sopra il mondo risuona un annuncio e fa eco un fatto nuovo, che coinvolge tutto il creato e tutti gli uomini, evocando due fattori importantissimi come punti fermi, cioè l’amore di Dio trasformato anche in pietà, in misericordia, la morte e la resurrezione di Gesù, il Figlio di Dio, autore della salvezza a favore dell’umanità. Questi due punti sono la partenza per assistere alla Grazia di Dio riversata su tutti gli uomini peccatori.  Orbene nell’orizzonte celeste viene scritto a caratteri trionfali che l’Agnello si è reso vittorioso, non con una vittoria striminzita od ottenuta per il rotto della cuffia come suol dirsi; NO, una vittoria meravigliosa e magnifica, frutto di una battaglia stravinta alla croce dal Salvatore Gesù.

Una vittoria con varie sfaccettature.

Occorre dire che la lotta la quale Gesù ha sostenuto, è stata dura e tremenda, solo la sua tenacia incrollabile e l’ubbidienza granitica nella prova, ancorata allo Spirito di Vita e di Verità, l’hanno sostenuto nelle ore tremende colme di sofferenze, trascorse durante la passione e quelle articolate e collegate al sacrificio del Calvario. E’ vero, descrivere le sofferenze di Gesù Cristo è impossibile, possiamo solo sfiorare quello che ha subito, nè possiamo scoprire o capire l’intensità dei dolori causati dalla forza del peccato, che voleva straziare il corpo del Redentore perché non arrivasse al Calvario, perché non fosse innalzato e rotto per i peccatori, e il suo sangue non fosse sparso in remissione dei peccati.

Invece il carattere ubbidiente e determinato faceva si che Gesù, portasse a termine il compito ricevuto dal Padre, perché tutti i peccatori ottenessero il perdono. A volte, ci pare impossibile che il mondo e gli uomini non si addentrino a scoprire e riflettere sul sacrificio di Cristo e i suoi conseguenti benefici. Si, molti aspetti sfuggono agli uomini, distratti da molte faccende private che sembrano più importanti dell’eternità. Eppure come si accennava prima, niente è più vitale di conoscere i risvolti della redenzione e della vittoria di Cristo. Allora ecco che l’apostolo Paolo nella sua lettera cerca di ritrarre il martirio del Signore e le sue conseguenze a beneficio degli uomini, facendo brillare le parole vittoriose della croce.

Due leggi che si contrappongono.

Tema del versetto biblico citato, sono due leggi: la prima corrisponde alla legge del peccato e della morte. Tutti dobbiamo confessare volenti o nolenti di essere dei peccatori, lo siamo per natura ereditata in quanto figli di Adamo, perciò concepiti con la tara del peccato. Poi, in conseguenza di questa natura cerchiamo di fare carte false e considerarci delle brave persone, con giuste moralità o buoni principi, illudendoci di essere a posto nei confronti di Dio.

 L’illusione è cocente quando scopriamo che invece siamo degni di morte, secondo il metro di giudizio divino, che giudicandoci privi della gloria divina non possiamo sussistere in sua presenza, ma dobbiamo essere allontanati da Dio, per non contaminare la sua santità. Allora si accede allo sconforto o si cercano delle giustificazione, ma essendo esse umane e soppesate con metodi carnali, non ottengono approvazione o elogio da parte di Dio.

 Un testo illustra come tutti siano peccatori: (Ep. Romani 2:12-15) Infatti tutti coloro che hanno peccato senza la legge, periranno pure senza legge, e tutti coloro che hanno peccato avendo la legge saranno giudicati in base a quella legge… Essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. Ancora (Ep. Romani 3:10-11-12) Come è scritto: non c’è nessun giusto  neppure uno; non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà no, neppure uno!

Questi passi ci illustrano come l’uomo naturale sia lontano da Dio, destinato a perire e a essere giudicato dal tribunale divino. La sentenza è già scritta e senza appello, in quanto peccatori si viene allontanati da Dio, in forza della legge che non ammette nessun peccatore a contatto con il Dio santo, vivente e vero. Convinti di questo stato, cioè da questa legge del peccato e della morte, possiamo interrogarci: vi sarà un rimedio? Possiamo esclamare con Paolo: ( Ep. Romani 7: 24) Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Già, chi ci redimerà?

 Ecco l’altra legge: quella risolutiva per la nostra situazione di peccatori.

Si, nulla è perduto perché la Grazia di Dio, ottenuta da Gesù Cristo sulla croce, promuove una possibilità a chi crede in questa nuova legge, che si chiama dello ” Spirito della vita in Cristo Gesù”. Come avviene? Bisogna capire che la croce del Calvario e la conseguente morte di Gesù, era il prezzo pagato dal Redentore per liberare gli uomini dalla schiavitù del peccato, schiavitù bramata e realizzata consapevolmente da ogni uomo.

Nessuno può dire di non essere un peccatore, quindi meritevole della morte non solo fisica, ma quella spirituale: (Ep. Romani 3:23) tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Ecco intervenire allora la legge dello Spirito che è Vita e Verità; in Cristo Gesù risorto si sono verificati i principi della vita dello Spirito, che assumono i requisiti della Grazia per far arrivare la vita eterna a tutti quelli che credono Gesù lor Salvatore e Dispensatore della nuova vita.( Ep. Romani 3:24) Ma sono giustificati gratuitamente per la sua Grazia mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

 Dunque abbiamo capito: Gesù è autore con la sua morte di una giustificazione, ottenuta al prezzo pagato sulla croce, che viene elargita gratuitamente a chi Crede in Lui, cioè chi si affida per fede a Lui per essere ricambiato con il perdono, la misericordia, la pace, l’amore e la legge dello Spirito che è vita eterna. Ecco come viene risolto dal Signore il nostro problema di essere dei peccatori incalliti, ci prospetta la vita dello Spirito che risiede in Gesù perché: (Ep. Romani 3:26) affinchè Egli (Dio) sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

Questa è la legge dello Spirito, senza ripensamenti, scritta e suggellata con un inchiostro indelebile cioè: (Ep. Romani 3:25) Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel Suo sangue. Si, il suo sangue, quello della croce, certifica che il sacrificio di Cristo è propizio al nostro stato di peccato. Accettando la Grazia di Dio, credendo a quel sacrificio siamo giustificati gratuitamente e degni del cielo. Chi crede in Gesù è passato dalla morte alla vita, questo è quello che afferma perentoriamente la Parola di Dio in nostro favore. Non vi sono aggiunte o altri sacrifici da fare, Gesù al Calvario disse “tutto è compiuto”. La legge dello Spirito della vita è stata realizzata e rimane a disposizione di chi la vuole. Allora, si capisce il grido trionfale di Paolo che afferma nel giubilo “ Non vi è più nessuna condanna per quelli che sono di Cristo per la fede”. Questo è il messaggio del Vangelo. Lo sappiamo, molti religiosi avanzano le loro perplessità dovute alla loro incredulità nella Parola di Dio, sebbene indossino vesti sontuose e parlino con concetti forbiti per confondere i semplici. Non sbagliamoci, crediamo il Vangelo!

Preferire la Sacra Scrittura alle chiacchere religiose.

(Ep. Romani 8:11) Se lo Spirito di Colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in Voi. Prestigiosa promessa sapere con certezza che saremo vivificati come proprietà di Cristo e con la legge della vita dello Spirito Santo, Spirito della Verità. Speriamo di essere stati chiari per voi nella nostra analisi. Un caro saluto a tutti e a ritrovarvi la prossima settimana Dio piacendo.

 Ferruccio Iebole.

Lascia una risposta

Your email address will not be published / Required fields are marked *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>