VERITA’ CONFORME ALLA PIETA’

prima del testo dell’articolo una comunicazione:

 

Per chi lo desidera è disponibile il vol. 3 che raccoglie i nuovi articoli di Ferruccio Iebole. Il volume e la spedizione sono gratuiti e disponibile per tutti coloro che ne faranno richiesta qui, su fb, su info@lamostradellabibbia.com o 3334371113 (Corrado)

Sono disponibili ancora alcune copie del vol. 1  e vol. 2 (anch’esse gratis)

foto vol.3

L’aggettivo della Verità promossa da Paolo (Ep. Tito 1:1) è secondo pietà  e si scontra con altre pseudo verità proposte dal mondo religioso, che promuove intrugli misti di errori e verità evangeliche, per confondere i peccatori in cerca di sollievo e di assicurazione per l’aldilà, pur di non perdere il dominio delle anime semplici e credulone. La pietà è però un segnale inconfondibile che accompagna la proclamazione della Verità di Cristo Gesù nel suo attraversare il mondo, per raccogliere gli eletti, cioè quelli che sfuggono dai legami di morte delle religioni, ed amano una relazione personale con il Salvatore, per ricevere la vita eterna.

Aggregarsi alla Verità secondo pietà.

E’ indubbio che la Verità abbia un fascino e un’influenza benefica verso i peccatori, risvegliando in loro il senso della presenza di Dio nella vita di tutti i giorni. Questi pensieri intorno a Dio tramite la Parola di Verità secondo pietà, aprono l’orizzonte della mente per considerare come entrare in contatto con Dio e non solo con una entità superiore non definita. Volerne sapere di più sulla Verità è un esercizio meritevole di analisi attenta e feconda, per arrivare a conclusioni certe e secondo l’Evangelo, a contatto con la Parola di Dio, fonte di salvezza.

(Ep. Tito 1:9-10 ) Attaccato alla Parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. Infatti vi sono molti ribelli ciarloni e seduttori delle menti. Dunque  la Parola di Verità secondo pietà è anche sicura, non confonde e non ha secondi fini se non quella di rivelare la pietà di Dio in maniera certa e definitiva, che può resistere ad ogni attacco diabolico e restare ferma e inamovibile di fronte a ogni accusa di falsità. La base su cui poggia è dunque la pietà, senza questo fondamento riconosciuto come qualità divina non vi sarebbe salvezza per l’eternità per il genere umano. Già il Salmista scriveva (Salmo 116:5) Il Signore è pietoso e giusto, il nostro Dio  è misericordioso, e (Ep. Giacomo5:11) Il Signore è pieno di compassione e misericordioso.

Tradurre la pietà in azioni visibili e concrete.

(Ep Romani 5:1) Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Ecco spiegata in sintesi la pietà che accompagna la Verità. Dio nella sua pietà immensa immagina la redenzione in Cristo che opera in favore degli uomini, adempiendo la volontà del Padre, fino al supremo sacrificio della croce. Al Calvario, il Creatore è fatto e dichiarato peccato per noi, per morire al nostro posto e per offrire Lui senza peccato, un corpo e del sangue innocente quale Unico Mediatore tra i peccatori e Dio misericordioso. In base a questa pietà la Grazia viene affidata e attribuita agli uomini pentiti, che per la sola fede vedono la risoluzione del proprio debito, proposto da Dio che perdona in Cristo gli uomini.

E’ vero l’orgoglio umano vorrebbe prevedere una diversa salvezza dove lui fosse ancora il protagonista essenziale. Per questo intervengono le religioni umane per illudere gli uomini peccatori di un’altra via possibile per entrare nel cielo con le proprie forze e propri meriti. Illusione cocente! (Ep. Romani 5:2) Mediante il quale (Gesù) abbiamo avuto per la fede, l’accesso a questa Grazia nella quale stiamo e ci gloriamo nella speranza della gloria  di Dio. Dunque il piano di salvezza del Signore è chiaro; chi crede per la fede è salvo ed ha accesso a questa immeritata Grazia, voluta dal Padre e realizzata dal Figlio ed esaltata gloriosamente dallo Spirito Santo. La pace è il sigillo per cui i credenti ricevono riposo e comunione con Dio, sulla base del perdono accordato per Grazia.

Esortare secondo la sana dottrina e convincere i contraddittori.

Tutto quello finora detto, corrisponde alla riconciliazione e alla redenzione promossa da Dio in Cristo Gesù. Per avvalorare questo progetto la Parola di Dio dichiara la sana dottrina, cioè il corpo di Verità affermate nella Bibbia, le quali sono sufficienti se comprese con l’aiuto dello Spirito Santo, a rendere il credente sicuro in ciò che crede. Questo patrimonio di conoscenza dell’amore di Dio fa da parafulmine contro le supposizioni contrarie o le dubbiose insinuazioni sulla fedeltà di Gesù Cristo.

Le religioni umane alludono a una salvezza non completa di Gesù, bisognosa di essere perfezionata dagli uomini pii con opere di elemosine e di bontà. Negano così la Grazia di Dio, gratuita e rassicurante sull’eredità paradisiaca preservata nelle sfere celesti. I contestatori della  Grazia osteggiano e avversano il fatto della completezza della riconciliazione operata da Gesù(Ep. Romani 6:23) Ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore. (Ev. Giovanni 5:24)  In verità, in verità vi dico chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che Mi ha mandato ha vita eterna e non viene in giudizio ma è passato dalla morte alla vita.

 Questi  due  passi dovrebbero bastare a tutti per essere agevolati a comprendere l’opera e le conseguenze del sacrificio della croce. Invece come asserisce Paolo a Tito, vi sono dei ribelli, dei ciarloni e dei seduttori di menti. Che brutte categorie di avversari solcano le vie del mondo. Contrastano l’annunzio dell’Evangelo della Grazia e negano il Signore Gesù. I credenti perciò sono attrezzati al contrasto delle menzogne traendo dalla sana dottrina le argomentazioni per liberare dai seduttori di menti e dai ribelli quelle anime non ancora adattate alla sfera delle falsità, che non si rifugiano e non si assopiscono supinamente ai raggiri e inganni religiosi.

Fuggire l’idolatria,  i riti inutili e dannosi.

Sovente insistiamo con i nostri lettori a guardare con circospezione la loro posizione e a confrontarsi con la Parola, per vedere se si ritrovano nella fede in Cristo. La sua luce e la sua voce sono indispensabili e le troviamo leggendo il Vangelo quotidianamente, per trarre alimento e forza spirituale per proseguire nella sua Grazia il cammino di testimonianza e di comunione con Lui.(Ev. Marco 4:19) Soffocano la Parola che così riesce infruttuosa. Veramente come afferma questo passo, non vorremmo mai che il messaggio del Vangelo fosse soffocato da vecchie tradizioni o da insicurezze nelle promesse di Gesù.

Come detto  sopra  non gradiremmo che i ciarloni o i ribelli influenzassero negativamente chi si accosta a Dio con fiducia.(I Ep Giovanni 2: 12) Figli vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome. (I Ep. Giovanni 1:9) Se confessiamo i nostri peccati Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Questi due versetti ci confortano sulla sorveglianza e sulla fedeltà di Gesù nel purificare la nostra anima con la sua mano amorosa.

E’ un invito caloroso di comprensione e di confidanza quello che il Signore ci fa, citandoci questi passi, cioè a lasciarsi andare con  fede nel suo nome e nel suo affettuoso abbraccio. E’ ciò che auspichiamo per i nostri lettori, che prendano ulteriore impegno con Gesù per vedere la sua liberazione e  la conferma nella loro salvezza e diventare eletti di Dio. Nel salutarvi tutti quanti invochiamo il nome del Signore sopra ognuno di noi. A risentirci presto, Dio piacendo.

Ferruccio Iebole.

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