UN BUON SERVITORE DI CRISTO GESU’

Scrivendo a Timoteo, Paolo mette in guardia il giovane evangelista sui pericoli inerenti la Scrittura manomessa da avversari spirituali e uomini fisici, con lo scopo di annullare la carica di Verità insita nel Vangelo, minandone e contrastandone la funzione propulsiva del messaggio di rinnovamento e di vita eterna proposto dalla Parola di Dio.

Lo Spirito Santo dice espressamente

Il capitolo quattro della prima epistola a Timoteo inizia proprio con queste parole affermando esplicitamente che i tempi futuri saranno difficili. I motivi molteplici e vari per l’attacco portato con violenza all’integrità del messaggio evangelico  sarà sottoposto a duri assalti mirati della menzogna. Paolo scrive e fa un elenco dei pericoli mettendo sull’avviso Timoteo:

  1. Alcuni apostateranno dalla fede (V. 1)
  2. Daranno retta a spiriti seduttori (V.1)
  3. Daranno retta a dottrine di demoni (V.1)
  4. Alcuni saranno sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi segnati da un marchio nella propria coscienza (V. 2)
  5. Vieteranno il matrimonio (V.3)
  6. Ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creato (V.3)

 Il quadro proposto da Paolo che  ormai aveva maturato esperienza da vendere in queste cose, la consapevolezza per quando si presentavano problemi, proprio per la perizia acquistata, poteva notare con precisione le anomalie nelle chiese per come maturavano certe discrepanze. Quindi nell’elencazione  dei malesseri minanti la fede Paolo è vigile e preciso, inizia  specificando  che alcuni apostateranno dalla fede. Vuol dire ritornare indietro, far naufragio perché non si aveva ancora toccato la Verità, si era stati vicini, coinvolti momentaneamente ed emozionalmente ma poi tutto era finito nella delusione. Perchè? Degli spiriti seduttori avevano preso il sopravvento, trovando terreno fertile per insinuare nell’anima e nel cuore dottrine diaboliche. Dev’essere veramente drammatico cadere vittima di questi spiriti che impediscono e distolgono la luce della Verità di brillare.  

 L’influenza di questi spiriti malvagi presi con superficialità causano l’offuscamento della Verità annunziata e portano via il buon seme seminato, soffocandolo o non facendolo nascere. Altro regime deleterio per annullare l’efficacia del Vangelo è affidarsi a uomini bugiardi come dice la Scrittura, che fanno dell’ipocrisia la loro ragione d’essere, coinvolgendo quelli che per alcuni istanti erano fuggiti dalla corruzione, ma poi erano tornati indietro. Certamente è molto triste guardare come alcuni che avranno dato a vedere qualità giudicate non indifferenti da credenti, stimati umanamente, poi rivelarsi come quelli che impongono contegni contrari alla decenza. Il vietare il matrimonio è indice di vizi nascosti che verranno fuori provocando sconcerti e  disapprovazione, o come vietare i cibi creati da Dio e santificati dalla preghiera. Come detto, il quadro è tragico per chi è stato avvicinato dalla Parola della vita, ma poi è stato risucchiato dai piaceri del mondo e quello stato di purezza finito nel fango maleodorante.

Nutrito delle Parole della fede e della buona dottrina.

Se l’immagine soprascritta rivelava una situazione alquanto compromessa dalla malvagità, qui Paolo raccomanda il giovane Timoteo con buoni consigli per un ministero compiuto e fermo, elencando alcune cose da esporre ai fratelli per la loro crescita:

  1. Nutrito delle parole di fede e della dottrina (V:6)
  2. Esercitati alla pietà (V.7)
  3. L’affermazione della pietà è degna di essere accettata pienamente (V.9)
  4. Riponi la speranza nel Dio vivente che è Salvatore di tutti gli uomini (V.10)
  5. Ordina e insegna queste cose (V.11)
  6. Sii d’esempio ai credenti nel parlare, nel comportamento, nell’amore, nella fede, nella purezza(V. 12)
  7. Applicati alla lettura, all’esortazione, all’insegnamento non trascurare il dono che è in te, il tuo progresso sia manifesto a tutti (V.13-14)

Il programma proposto dunque è denso e impegnativo, e se è proposto a un giovane occorre che sia scafato per resistere alle prove non semplici. L’entusiasmo di un percorso dipendente solo da Gesù è di stimolo per Timoteo il quale apprezza le parole di Paolo che lo indirizza verso l’esperienza nella Verità e in un cammino con un traguardo benedetto. Orbene analizzando questi consigli, si vede come Paolo tenga alla Parola di Dio che comunica fede e dottrina. Fede nel Figlio e dottrina nell’opera della croce che a sua volta introduce il peccatore nella considerazione della pietà.

( I Ep. Timoteo 3:16) Senza dubbio grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria. Bene se qualcuno si domandava cosa voleva dire dottrina, ecco una sintesi precisa dell’opera di Cristo riassunta nella parola pietà per i peccatori. Quindi la predicazione comprendeva queste argomentazioni che dovevano essere accettate come rivelazioni divine e credute come base di proclamazione per far nascere la fede.

Un insegnamento unito all’esempio e al comportamento.

La teoria non faceva parte dell’insegnamento astratto della dottrina, i suoi compagni dovevano vedere come la fede si estendeva nell’amore e nella purezza in Lui. La lettura della Parola di Dio doveva sviluppare il dono di insegnamento e di esortazione e i progressi erano evidenti a tutti. Che gioia quando dei giovani prendono così gravosi impegni nella predicazione del Vangelo. Occorre rallegrarsi e ringraziare il Signore per questi doni preziosi. E’ vero, essi si incrementano appunto nella conoscenza del mistero della pietà. L’elencazione dei vari aspetti della discesa di Gesù in terra, della sua morte, della predicazione fra le nazioni e della sua gloriosa ascesa al cielo, compongono vari argomenti per la meditazione giornaliera di Timoteo. Perciò una crescita spirituale evidenziata  e riconosciuta da tutti, finalizzata a salvare quelli che lo ascoltavano con interesse.

Un costante avviso per rimanere vigili.

Alla fine dell’epistola Paolo adduceva una ultima  esortazione; ( I Ep. Timoteo 6.20-21 ) O Timoteo custodisci il deposito ;evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza, alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La Grazia sia con voi. Ritornano gli avvisi fraterni di chi ha sperimentato i vari fascini della scienza, concludendo quanto essa sia pericolosa per la fede. Abbiamo piuttosto bisogno di Grazia che preservi il buon deposito.

Conclusione. 

Ringraziamo il Signore che ci ha dato ancora di commentare  brevemente e con semplicità la sua Parola, per essere di consolazione e di impulso per proseguire nello sviluppo della fede attraverso l’immancabile Grazia di Dio. Capire il mistero di Cristo come è stato descritto in questa epistola, cioè mistero di pietà, è un notevole passo avanti nella conoscenza e fede. Un cordiale saluto a tutti e a leggerci ancora, a Dio piacendo.

Ferruccio Iebole.

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