SIETE STATI SEDOTTI ANCHE VOI?

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La domanda quando si parla di dottrina biblica o di fede religiosa, è pertinente e la risposta reclama un’analisi sincera e richiede un risultato attendibile e veritiero, pensato, ponderato nella mente con dignità e rispetto per la Verità. Sarebbe una sconfitta clamorosa se si tentasse di falsare la realtà, perché è giusto sapere se sono sedotto da qualcosa di sbagliato,che ha preso il sopravvento sulla mia persona e sul mio comportamento, oppure sono convinto e felice della mia fede, che sostiene in modo incrollabile qualsiasi prova ed esame nella Verità.

Discutere nella luce evangelica o biblica della propria fede, è un metodo corretto,che permette di trarre la conclusione se siamo interni a una seduzione, oppure la Verità in noi, può fugare ogni ombra di dubbio e di attrazione dell’errore. E’ vero, scambiare di essere nella Verità, mentre in realtà si giace nell’errore, è difficile accettarlo e riconoscerlo in tutta franchezza. La convinzione dello Spirito Santo è perciò necessaria in tutta la sua potenza per accedere alla pace e alla sicurezza di essere nella Verità, incrollabili e ben radicati in essa.(Ep. Colossesi 2:7) Radicati, edificati in Lui e rafforzati dalla fede.

Pare quasi impossibile che dopo anni di fedele osservanza di regole e di prassi religiose, si scopra un’altra Verità, che affonda radici nel testo riconosciuto da tutti come il Vangelo, cioè la Parola di Dio. E’ ciò che capita per quelli che non hanno mai letto l’Evangelo, che raggiunti per caso dalla Verità della Bibbia, scoprono incongruenze nel loro credo. Allora la domanda giustificata:  (Ev. Giovanni 7:47)  Siete stati sedotti anche voi?

L’errore seduce, la Verità rende liberi.

L’episodio citato ci parla di soldati che erano stati ammaliati dalle parole di Gesù e avevano capito che contro la Verità non si può nulla, (Ev. Giovanni 8:32) Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi; era quello che era successo. La Verità permeava quei cuori rendendoli sicuri che quello che avevano ascoltato era la Verità. Ascoltare la Verità del Vangelo è il primo passo, poi occorre che il seme della Verità prosegua la sua benefica azione, prosperando nel cuore del peccatore, e se nasce che porti molto frutto. Un altro verso simile, che però spiega l’azione di Gesù è questo: (Ev. Giovanni 8:36) Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.

Dunque la proclamazione della Verità coinvolge il Signore Gesù ancora oggi, per stabilire se noi siamo nella libertà della sua Parola, o seppure ci nutriamo di schemi vecchi e fasulli, che negano la Verità. La religiosità oscura, non ponderata delle persone, a volte impedisce che la luce evangelica splenda nei loro cuori, perchè sedotti dalle pratiche ossessive e opprimenti.  La loro ragione per acquisire un giusto esame disinteressato e tendente alla Verità, resta immobile e non flessibile. Per questo Gesù è presente in queste fasi di valutazioni, per attirare a se i peccatori scalfiti dalla Verità,  che tende a crescere nel cuore se accettata e non contrastata.

Purtroppo la seduzione dell’errore è fortissima, come un marchio che impedisce la persona che ha ricevuto il Vangelo, di muoversi nella serena riflessione e nella sicura considerazione di ciò che ha ascoltato. Deve essere una nuova dose di Vangelo adatta  a rinforzare la breccia realizzata nel cuore, per proseguire nella contemplazione del Cristo, che parla di Libertà e di Grazia. Il messaggio di Gesù è chiaro: (Ev. Giovanni 8:42) Gesù disse loro. Se Dio fosse vostro Padre mi amereste, perché Io sono proceduto e vengo da Dio; infatti Io non sono venuto da Me, ma è Lui che mi ha mandato. Come in quel caso necessita di restare attaccati al Vangelo e alle parole di Gesù.

Orbene dire di credere in Dio è una affermazione scontata, ma sapere che Gesù è stato mandato dal Padre è un’altra cosa. Perché mandato da Dio?Per fare cosa? Qui occorrono risposte articolate e motivate, se no si rischia in senso figurato, di fare ciò che i farisei volevano compiere: (Ev. Giovanni 8:59) Allora essi presero delle pietre  per tirargliele, ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. Si, Gesù non merita le nostre pietre, anzi noi non meritiamo la sua comprensione e il suo amore, ma lui ce le elargisce lo stesso, indipendentemente quali siano i nostri sentimenti non sempre coerenti e attenti.

Gesù il Paziente e il Mansueto però si rivolge a noi con l’offerta della sua Grazia e del suo perdono. In conformità al volere del Padre, Gesù ci raggiunge con il Vangelo proponendoci di lasciare la seduzione dell’errore e aggrapparsi alla Verità, personificata da Lui. (Ev. Giovanni 14:6) Gesù gli disse Io sono la Via, la Verità e la Vita nessuno viene al Padre se non  per mezzo di Me. Questo passo è importante ed esplicito. Gesù afferma che Lui solo racchiude le tre virtù per andare al Padre, virtù di mediazione e di salvezza che nessun uomo possiede. Risulta perciò chiaro che nessuno raggiunge Dio per altre vie, perché impraticabili e non percorribili dalla vera fede. Perciò se la seduzione dell’errore promette di arrivare a Dio per altre vie, ciò è comunque falso. Bisogna stare attenti perché i religiosi offrono vie alternative a quella unica inaugurata da Gesù, che consiste nell’offerta del suo corpo e del suo sangue. (Atti 4:12) In nessun altro è lasalvezza, perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia dato agli uomini per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati. E’ dunque chiaro che fuori di Gesù non vi siano altri Mediatori. Gesù è l’unico che ha pagato per la salvezza degli uomini e a Lui solo è riservato il nome di Salvatore e di Mediatore.

Un consiglio inascoltato, ma che occorre tenere presente.

Nell’episodio citato, i farisei più istruiti nella Legge, forse per eccesso di arroganza, sentenziavano contro il popolo dichiarato maledetto e non conoscitore della Legge, mentre loro probabilmente si  assolvevano e si sentivano benedetti e gran conoscitori della Bibbia. Invece, dimostravano scarsa conoscenza dei testi sacri, e quella posizione di saggi era conseguita probabilmente per intrallazzi politici ,non per padronanza della materia. Dunque le parole di Nicodemo: (Ev. Giovanni 7:519 La nostra Legge giudica forse un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quello che ha fatto? rispondevano a una palese violazione dei principi, forniti dalla Legge, fatta in quell’occasione.

Questo atteggiamento è simile a chi non vuole sentire ragione biblica e rifiuta a priori ogni analisi per declinare il Vero, o meglio la Verità. Succede così che per presunzione di sapere tutto sulla dottrina biblica, si stabilisce  una nuova Verità che è una menzogna paralizzante. Ora siccome non vorremmo appartenere a quella popolazione di superficiali e pigri nello studio della Parola, pensiamo di seguire il consiglio di Nicodemo, che rivela una lenta ma pacifica comprensione dei fatti, e che lo vedrà ancora protagonista alla croce, quando ritirerà il corpo del Signore. E’ vero, chi ascolta la Parola magari ha bisogno di tempo per arrivare alla decisione di accettare Cristo come proprio Salvatore, l’importante è non chiudersi a riccio e respingere la Verità, ma lasciare che essa smuova l’errore o la tradizione sbagliata e idolatra. Dunque pronti e a mente aperta!

Conclusione.

(II Ep. Timoteo 3:13) Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendoingannati. E’ triste ma la via dell’inganno è un percorso scivoloso; chi lo pratica rifiutando la Verità si ritroverà a ingannare non solo se stesso, ma anche altri che ignorano per pigrizia e disinteresse di essere annoverati tra gli ascoltatori del Vangelo ed eredi in Cristo. Sono senz’altro persone educate ed amabili, forse con cultura di grande levatura, ma etichettati dalla Parola come malvagi e impostori. Dunque l’auspicio nostro è che i nostri lettori sappiano essere coinvolti dalla lettura e meditazione della Bibbia, lasciandosi amare dal Signore Gesù, che apre il cuore e la mente per intendere le Sacre Lettere. E’ quello che speriamo per chi segue queste nostre note, che tendono a esaltare l’opera di Gesù il Salvatore. A risentirci presto, Dio volendo.

Ferruccio Iebole.

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