SAPPIAMO

Una parola usata spesso dall’Apostolo Giovanni nella sua lettera è “Sappiamo”, come dire: siamo assicurati in ciò che diciamo con potenza e coerenza, in ciò che ragioniamo e in ciò che affermiamo con certezza perché proviene dall’autorità della Bibbia, Parola di Dio. Ragionamento semplice ma lineare, infarcito dalla consapevolezza che Dio non mente nelle sue affermazioni e rivelazioni. I passi che si propongono alla nostra riflessione sono chiari (I Ep. Giovanni 5:2-5), da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti e i suoi comandamenti non sono gravosi, poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo e questa è la nostra vittoria che ha vinto il mondo; la nostra fede. Chi è che vince il mondo se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?

Una prima fonte del sapere biblico

L’analisi ci parla in questo modo:

  1. Amiamo Dio:
  2. Quando sappiamo di amare i suoi figli,
  3. Quando osserviamo i suoi comandamenti,
  4. Quando questi comandamenti sono vissuti in modo non oppressivo ma gioioso,
  5. Quando ci rendiamo conto che i comandamenti sono vivi e producono vittoria sul male,
  6. Quando la nostra fede messa alla prova risulta vincente sulle avversità della vita,
  7. Quando la nostra fede crede e diventa completa in Gesù riconoscendolo come l’Assoluto  e Unico Figlio di Dio, Salvatore del mondo.

Che prezioso questo quadro fatto da Giovanni! Ci riempie di gioia celeste il cuore, il sapere di poter contare su tali affermazioni spirituali, incorporate per la fede genuina, precisa e ben sperimentata. Le argomentazioni proposte sono esaurienti e collegate assieme. Possiamo verificare la nostra debole fede attraverso l’amore per Dio, per il Figlio e nella luce dello Spirito Santo, che infonde in noi uno spirito di osservazione sul modo di procedere nella nostra vita e per prendere decisioni convinte. E’ vero, sapere è renderci conto con sicurezza che siamo amati da Dio, che questo amore risiede solo nel Suo Figlio e ci induce a guardare a Lui con fiducia. La sua maniera di amarci il Figlio l’ha già ampiamente dimostrata con sufficienza e con autorevolezza. (I Ep. Giovanni 5: 6-8) ) Egli è Colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo, non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza perché lo Spirito è la Verità. Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza, lo Spirito l’acqua e il sangue e i tre sono concordi.

 Dunque ricapitolando, il nostro amore verso Dio non dipende dalle nostre capacità amatorie, ben limitate e poca cosa, ma dall’immenso amore divino rivelato in Cristo che ha dimostrato concretamente alla croce l’intensità della sua Grazia e  dell’amore esibendo acqua, sangue e Spirito Santo. L’ordine per arrivare a coinvolgere la fede è proprio questo, non vi sono altre scorciatoie. Occorre sapere e capire i valore dell’acqua cioè della sua Grazia, del suo inclinarsi verso i peccatori perduti per cercare ciò che era perito.

 Bisogna apprezzare il sangue del Signore Gesù come unico rimedio richiesto da Dio per cancellare i peccati degli uomini. Solo Gesù ha potuto offrire un sacrificio così eccellente, un sangue puro da ogni contaminazione di male e risolutivo per ottenere il perdono dei peccati commessi dall’uomo. Lo Spirito Santo dispensato a chi crede è ancora la riprova di una mutazione avvenuta nel cuore del nuovo credente, cioè la maturazione della fede biblica e veritiera che ha preso possesso dell’anima, rinnovata dall’acqua e dal sangue di Cristo, cioè dal sacrificio completo ed eterno eseguito dall’unigenito Figlio di Dio. Dunque è lo Spirito Santo  Colui che accerta al nostro spirito che siamo cristiani, non certo delle pratiche o dei riti cosiddetti cristiani son sufficienti a convincerci di essere asserviti alla causa di Gesù, alla sua vita e proprietà di Cristo risorto.

Sapere e appropriarsi della testimonianza divina

(I Ep. Giovanni 5:9-10) Se accettiamo la testimonianza degli uomini la testimonianza di Dio è maggiore e quella che Egli ha reso al Figlio suo; Chi crede nel Figlio di Dio ha quella testimonianza in se: chi non crede alla testimonianza di Dio lo fa bugiardo perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio. Orbene, occorre evitare di fare Dio bugiardo, perciò bisogna accettare la testimonianza della Bibbia e basarsi solo su di essa e non su altre allettanti fonti che conducono all’errore. Ancora necessita sapere che lo scopo della testimonianza divina è la vita eterna: (I Ep. Giovanni 5:11) E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato vita eterna e questa vita è nel Figlio. Dunque progetto: cioè la vita eterna e il luogo dove trovarla ovvero in Cristo Gesù. Dunque chi ha il Figlio ha la Vita eterna perché  crede nel nome del Figlio sinonimo di Vita indistruttibile. E’ l’esaudimento di questa realtà che rende certi e forti i credenti nella fede; (I Ep. Giovanni 5:13) Se sappiamo che Egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste. Se abbiamo chiesto, luce, salvezza, comunione e vita eterna sappiamo sicuramente se le abbiamo ricevute con l’esaudimento. (I Ep. Giovanni 5:18) Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca ma Colui che nacque da Dio lo protegge e il maligno non lo tocca. Affermazione sorprendente quella di non peccare, ma così sono visti i nati d’acqua,  di sangue e di Spirito e sono protetti dalla sua Grazia contro gli artifizi dell’Avversario

Ancora, altro sapere

(I Ep. Giovanni 5:19) Sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno. Potere di tenebre dove la luce viene respinta, ma la luce evangelica è vittoriosa e scoperchia le nefandezze dell’incredulità e dell’errore superstizioso. Quindi fidiamoci della luce e del Vangelo di Cristo. Non sarà il potere del maligno che pure esiste a fermare il percorso della fede in chi si ravvede. Un ultimo verso molto consolante per la nostra vita. (I Ep. Giovanni 5:20) Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere Colui che è il Vero cioè nel suo figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. Non vi poteva essere una dichiarazione più esplicita e più appagante di sapere e conoscere come i credenti siano coinvolti nella Verità più profonda dell’essenza di Dio. Dunque fuori dal potere del Maligno, si estende una comprensione intelligente per arrivare a essere convinti tramite lo Spirito della Verità di stabilire comunione con il Vero Dio, cioè per mezzo della mediazione di Gesù abbiamo l’accesso all’eccelso celeste per contemplare le perfezioni del nostro Salvatore. E’ vero, la perfetta disponibilità dell’intendimento per conoscere esaustivamente l’opera di redenzione del Signore Gesù, l’avremo con il corpo risuscitato adatto al cielo; ora nell’imperfezione e nel limite del nostro essere adoriamo con la guida dello Spirito Santo e della Parola.

In conclusione, sappiamo  qualcosa in più del nostro amato Salvatore, come Lui ci ha amato e ci ama continuamente, anche se a volte non ce ne accorgiamo. Nel lasciarci invochiamo la Sua guida e la Sua intelligenza per ubbidire, un cordiale e stimato saluto a tutti.

Ferruccio Iebole

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