QUELLO CHE POTEVANO PERCEPIRE.

(Ev Marco 4:33-34) Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parabola, secondo quello che potevano percepire. Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. L’insegnamento di Gesù verso quelli che occasionalmente lo seguivano per svariati motivi, si delineava con l’utilizzo delle parabole, similitudini di realtà facili da capire nel valore della comunicazione intorno al Regno di Dio. (Ev. Marco 4:24)Diceva loro ancora: badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi.

Il problema era che non tutti percepivano la Verità delle parabole, ma per i suoi discepoli vi era un’ulteriore cura nel dispiegare gli insegnamenti più profondi in vista del futuro ministerio di testimonianza, che sarà anche avvalorato da segni e gesti importanti per la conversione delle anime.(Ev. Marco 4:11) Egli disse loro, a voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole affinchè vedendo, vedano si, ma non discernano, udendo, odano si, ma non comprendano;  affinchè non si convertano e i peccati non siano loro perdonati.

Una grande differenza tra gli uditori.

E’ vero, si potrebbe in questi passi notare alcune differenze tra quelli che sono fuori e quelli come i discepoli, che in privato comprendevano più cose della Verità del Regno, perché raggiunti in modo più sintetico, appartato e affabile dal Signore. Ma per noi uditori della Parola di Dio del terzo millennio cosa possiamo sperare?(Ev. Marco 4:21) Poi diceva ancora: Si prende forse la lampada per metterla sotto il vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul candeliere? Dunque la nostra posizione di essere di fuori o degli intimi di Gesù, dipende dall’uso che facciamo dell’ascolto della Parola del Vangelo. Necessitiamo pure noi di un confronto con il Vangelo.

Quella luce della lampada che Gesù accende spiegando la Parola, deve svilupparsi in positivo, innalzandola perché rischiari la nostra vita oggi! Certo accettare il verdetto di Gesù su noi uomini è duro, perché nel nostro orgoglio ci sentiamo qualcosa di non disprezzabile, di persone con un certo carisma, che sanno compiere alcuni atti di benevolenza verso altri e in complesso ci assolviamo con un giudizio di normalità e di integrità positivi. Invece secondo il parere di Gesù siamo nella norma di coloro che  non discernono, non comprendono, non si convertono e non sono perdonati.

Questa è la grande differenza tra quelli che vogliono restare fuori dall’insegnamento dell’a.b.c. del Vangelo, confidando spensieratamente in se stessi con le loro capacità di auto prosciogliersi. Per questo motivo si attirano i rimproveri di Gesù, perché non mettono la lampada sul candelabro per farsi illuminare dalla Parola di Dio.

( Ev. Luca 11:34-35-36) La lampada del tuo corpo è l’occhio: se l’occhio tuo è limpido anche tutto il tuo corpo è illuminato, ma se è malvagio, anche il tuo corpo è nelle tenebre. Sta quindi attento che la luce che è in te non sia tenebre, Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato senza avere alcuna parte tenebrosa, sarà tutto illuminato come quando la lampada t’illumina con il suo splendore.

 Com’e prezioso questo insegnamento biblico; ci toglie ogni alibi e ogni falsa giustificazione, proponendoci un esame nella luce del Vangelo. Dobbiamo guardare con sincerità e senza reticenze alle tenebre, per non essere illusi che la nostra luce sia una oscurità intensa e mortale. Perciò occorre essere illuminati dallo splendore della luce del Vangelo e ricercare la comunione con Gesù che assicura vita e integrità.

Una voce diversa perché gloriosa.

( II Ep. Pietro 1:18-19)  E noi l’abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo; quando eravamo con Lui sul monte santo; abbiamo inoltre la Parola profetica più salda; farete bene a prestarle attenzione come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Orbene, l’apostolo Pietro constatando Gesù illuminato dalla sua gloria, dice che bisogna sentire la voce suadente e amorosa, voce che parla di perdono e di gloria per i peccatori ravveduti. Abbiamo la Parola di vita eterna a nostra disposizione che ci indirizza al Salvatore, essa è come una lampada spendente che ci illumina la mente e il cuore, per ricevere in noi la luce della stella mattutina, cioè Gesù, che apre le porte per un nuovo giorno senza tenebre, da vivere nel cielo con Lui e il Padre.

Dunque questo è quello che dobbiamo percepire stando di fuori, fino a che possiamo entrare dentro con Lui, nell’intimità di una comunione guidata dallo Spirito Santo che addita oltre a Gesù il Redentore, anche il Padre, quale Dispensatore di un immenso amore con cui siamo stati amati avanti la fondazione del mondo. Purtroppo sarà triste, il destino di separazione eterno da Dio per quelli che rifiutano l’analisi del vedere se in loro vi sono tenebre, e rigettano lo splendore della Parola riconciliatrice proposta dallo Spirito Santo, restando aggrappati a una sorta di inganno ben alimentato dall’Avversario, credendo di dimorare nel vero e nel giusto. Più volte ascoltiamo persone che dicono “ non ho mai fatto nulla di male a nessuno”.

A questo proposito le religioni impediscono ulteriormente di vedere il quadro realistico delle cose, inducendo le persone  a considerazioni benevole  su loro stessi e a presentare giudizi comprensivi e indulgenti, non vedendo di essere estremamente bisognosi dell’opera di riconciliazione di Gesù. 

Uditori attenti al messaggio evangelico.

Invece vi sono degli uditori che percepiscono con fatica il messaggio, ma poi sono rinfrancati da ciò che intendono, comprendono e si convertono a Cristo, e ricevono il perdono dei loro peccati.( Ep. Tito 3:7) affinchè giustificati dalla Sua Grazia diventassimo in speranza eredi della vita eterna. E’ vero dopo essere stati perdonati, Dio ci rende adatti a ereditare la vita eterna. (Apocalisse 22:5) Non  ci sarà più notte;  non avranno bisogno di luce di lampada, ne di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.

Come è prezioso per i credenti sapere di essere stati illuminati nella Parola di Cristo, intorno alla salvezza e che la predicazione del Vangelo non è stata infruttuosa o persa nell’oscurità delle tenebre. Dunque se siamo avvicinati dalla vera luce della Bibbia lasciamo che chi incomincia un’opera buona in noi la porti a termine con la sua Grazia e i suoi consigli splendenti. Nel cammino di ogni giorno se siamo illuminati dalla Bibbia non scadremo dalla Grazia, ne tantomeno saremo preda dell’errore, perché lo Spirito Santo ci assicura la sua istruzione e la sua guida.

(Ep. Filippesi 1:6) E ho questa fiducia: che Colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. E’ vero, anche noi abbiamo questa fiducia, che i nostri lettori siano ben disposti a ricevere il messaggio della Parola di Dio, che dopo aver illuminato il cuore dei peccatori,Gesù li aggiunga al numero degli eletti. Percepire era il titolo della nostra nota : auguriamo a tutti non solo di percepire la parola ma di aprire il cuore alla Verità per essere salvati. E’ ciò che auspichiamo per tutti. Un caro saluto a quelli che ci leggono e ci seguono con assidua continuità.

Ferruccio Iebole.

Lascia una risposta

Your email address will not be published / Required fields are marked *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>