PER RISCATTARCI DA OGNI INIQUITA’

(Ep. Tito 2:14-15) Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Parla di queste cose, esorta e riprendi con piena autorità. Nessuno ti disprezzi. L’intento di queste note, come ben sanno i nostri lettori, è di favorire la riflessione sulla Parola di Dio, che cerchiamo nella semplicità del nostro dono di diffondere e di promuovere per il beneficio di altri.  Per certo sappiamo che molti vorrebbero leggere e capire correttamente la Bibbia, cui sono affascinati dalle parole, ma non riescono a comprendere fino in fondo il vero significato, perché sono sovente distolti dall’Avversario di Gesù, che intralcia la comprensione, frapponendo ostacoli conoscitivi alla rivelazione, che la Parola di Dio pone sul cuore di chi la legge.

 Non diciamo nulla di strano, ma è la semplice costatazione di chi ha difficoltà ad approcciarsi con il verbo eterno di Gesù il Salvatore, viaggiando in un terreno apparentemente sconosciuto, privo di riferimenti per la nostra mente e per la nostra conoscenza, ricco di incognite per la fede personale, non ancora basata proprio sulla autorevole Parola di Dio. E’ vero, il primo passo è quello di fidarci incondizionatamente dello scritto della Bibbia, di farla divenire la nostra bussola per guidare la nostra vita, per nutrire la fiducia nelle sue parole, per dare credito alla rivelazione che il Signore vorrà confidarci. Perciò nei confronti delle Sacre Scritture avviciniamoci con riverenza e con coraggio per ottenere quella fede biblica, su cui si fondano le certezze per avere la vita eterna e la sicurezza nel futuro.

 Non vi è nessun azzardo o rischio di contrasto religioso dalle parole bibliche, la Verità di esse sono sorvegliate costantemente dalla potenza dello Spirito Santo, che vuole renderci edotti e liberi in ciò che Gesù Cristo ha fatto per noi, poveri e meschini peccatori. E vero, la Bibbia  potrebbe interrogarci e domandarci conto delle nostre credenze o dei nostri dogmi, ma questa azione sarebbe di confronto con la Verità espressa nelle sue parole. Perciò occorre che la nostra crescita nella conoscenza biblica sia basata sulla fiducia di ciò che la Bibbia ci comunica con sicurezza e che questa diventi nostro fermo patrimonio, tralasciando tutto ciò che non è confermato dalla Parola di Dio. Dobbiamo essere onesti con noi stessi, se ci accorgiamo che la Bibbia sanziona nostri comportamenti incoerenti, quando ci mostra Verità che contrastano con le nostre idee, dobbiamo assecondare e credere in ciò che essa ci comunica con certezza. Ci siamo dilungati in questi consigli perché sentiamo per tutti di perorare l’invito a leggere e meditare la Bibbia, in special modo il Nuovo Testamento affinché diventi regola vitale per la nostra spiritualità.

Il tema del riscatto

Paolo scrive a Tito dietro ispirazione dello Spirito Santo, sottolineando come Gesù abbia dato se stesso per noi. Questo ci impegna di sapere perché ha compiuto quest’opera, lontana dal nostro modo di ragionare. Gesù lo ha fatto come conferma il seguito del passo, per riscattarci da ogni iniquità, vuol dire che la visione che noi rendevamo nel cielo, l’immagine nostra proiettata verso Dio, era di essere immersi nell’iniquità. Qualcuno guardandosi dentro scoprirà delle qualità che vorrebbe far valere di fronte a Dio, ma sarà una inutile disamina, perché nella Santità divina nulla di umano potrà resistere, e se il giudizio parla di nostre iniquità, essendo Dio Verità nelle valutazioni, la nostra pretesa giustizia evaporerà come neve al sole. Quindi rimane il verdetto sicuro di essere intrisi nell’iniquità e nel peccato. 

Il verbo riscattare, ci rende edotti che un prezzo è stato pagato da un Altro, vista la nostra impossibilità a compierlo da soli, in questa partita di riscatto. Orbene, ecco il Redentore che in accordo con il Padre promuove l’operazione di riscatto, prestandosi a divenire prezzo e autore unico del riscatto. Quale erano le motivazioni di tale comportamento che prevedeva la morte suprema del Figlio di Dio? Il movente era l’amore e la bontà di Dio per la sua creatura morta nei falli e nei peccati, per usare una frase biblica.

(Ep. Tito 3:4) Ma quando la bontà di Dio nostro Salvatore e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo.  Dunque, a un certo punto della storia del mondo si manifestano la bontà e l’amore di Dio, non con atti estemporanei od occasionali, no; si materializzano nella persona di Gesù che porta a compimento il piano di salvezza e di redenzione per i peccatori. La salvezza per gli uomini cioè il riscatto prevede che tutto avvenga per Grazia del Signore, perciò senza il concorso di opere buone dei peccatori che inutilmente vorrebbero avanzare e integrare l’opera di riscatto fatta da Cristo.

Sono dei suggeritori fasulli e in malafede, che fomentano indicando come essenziali e indispensabili le opere di bene per meritarsi la salvezza; invece Cristo indipendentemente dal pensiero religioso, afferma che la sua opera e il suo riscatto sono prodotti per Grazia, cioè  gratuitamente. E’ per la sua misericordia che compie il riscatto, perché dei cuori lontani siano avvicinati e avvinti dalla sua bontà. Gesù per quelli che gli ubbidiscono provvede una nuova guida per accedere alla salvezza; è lo Spirito Santo, che interviene per accompagnare i cuori e le anime di chi crede nel rinnovamento e nella rigenerazione.

(II Ep. Pietro 1:4) Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina, dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. È vero, chi ubbidisce a Cristo andando a Lui e rifugiandosi nelle sue accoglienti braccia, sfugge ai legami con il mondo e alla corruzione, come dice la Scrittura; essendo rigenerato dopo la conversione, acquisisce la natura divina che vuol dire erede di Cristo Gesù, per vivere eternamente con Lui. Ciò è possibile per il rinnovamento operato da Gesù e il suo Spirito di Verità, che sigilla la fede in Cristo come garanzia per il cielo. (Ep.Tito 3:6) Che Egli (Dio) ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore.

Dio il Salvatore, Gesù il Salvatore

Bisogna notare come nella salvezza il nome di Dio e di Gesù siano interscambiabili e vengano entrambi denominati come Salvatore. Infatti è così, tutti due partecipano in egual misura per redimere con lo Spirito Santo i peccatori, ravveduti dall’aver ascoltato il Vangelo e accolto la propagazione della Grazia di Dio. (Ep. Tito 3:7) Affinché giustificati dalla sua Grazia, diventassimo eredi in speranza, eredi della vita eterna. Ecco come si chiude il cerchio della salvezza, il nostro Salvatore Gesù, Agnello sacrificale per noi, ci ha rivolto una chiamata eterna, accompagnata dalla sua Grazia per farci ottenere per la fede, la qualifica di suoi eredi adatti a sussistere nel cielo perché giustificati, rinnovati e rigenerati con l’abbondanza dello Spirito sparso su noi.

E’ veramente una meraviglia immeritata, quella che ci tocca per Grazia del Redentore, cioè quella di essere immersi senza titolo nella sua pietà e misericordia divina. Perciò se comprendiamo quanto è stato prodigo e generosissimo l’amore di Dio, non possiamo far altro che ringraziare e adorare Dio per questo incommensurabile dono. Certo per chi non è pratico o assiduo lettore delle Sacre Lettere, questo concetto emerso dalla Bibbia pare lontano e improbabile. Invece, la Parola di Dio ci afferma con la precisione dei passi citati, perché la nostra fede sia fondata, non sulle dottrine o le intuizioni degli uomini, ma sull’autorevole fonte cioè la Bibbia che rinfranca conoscenza e rivelazione per i lettori attenti alla Verità.

E’ per questo motivo che settimanalmente vi forniamo delle note senza molte pretese, ma che consentano a tutti i nostri cari lettori di riflettere sulla Parola, con delucidazioni e inviti basati su essa. Non v’è dubbio che Dio ci chiami a praticare le opere buone da Lui preparate, per essere esempio per quelli che ci conoscono, ma queste non concorrono alla nostra salvezza come menzionato con i testi biblici citati. In conclusione vi salutiamo caldamente, invocando il nome del Signore nostro Salvatore che voglia spargere su tutti la sua benedizione. Con cordialità.

Ferruccio Iebole

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