MA QUANDO  LA BONTA’ DI DIO

Paolo scrivendo a Tito esalta la bontà del Signore  sottolineando come essa sia stata un vettore per includere e racchiudere il piano di salvezza ideato da Dio, che richiamava diversi interventi sia di Gesù che dello Spirito Santo, perché il progetto fosse realizzato. Vogliamo parlare di questa programmazione per illustrare l’azione benefica e la grazia del nostro Dio Salvatore, che agisce in favore degli uomini i quali sebbene siano suoi nemici sono trattati con amore e giustizia. (Ep. Tito 3:4 a 7) Ma quando la bontà di Dio nostro Salvatore e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che Egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore affinché giustificati dalla sua grazia, diventassimo in speranza eredi della vita eterna. Dunque questo, come detto, è il disegno cui deve subentrare la pianificazione divina  con i risvolti ben visibili e riscontrabili negli uomini.

Bontà, amore e misericordia devono entrare in azione

Paolo segna un tempo dicendo: “Ma quando” domandiamoci appunto quando, cioè in che periodo ha preso forma il prospetto salvifico? La risposta è chiara: (Ep. Efesini 1:4) In Lui ci ha eletti prima della creazione del mondo, perché fossimo santi e irreprensibili davanti a Lui. Grande rivelazione questa, dall’eternità i credenti cioè quelli che credono sono eletti per diventare eredi di Dio. Per attuare il progetto era necessario però che si mettesse in azione la Bontà, l’Amore e la Misericordia di Dio per salvare gli uomini, cioè farli diventare eletti, adatti per ereditare il cielo. La salvezza immaginata nell’eternità viene evidenziata, manifestata e resa visibile, attraverso la Bontà che assume le sembianze del Buon Pastore, cioè nella forma umana di Gesù il Figlio di Dio, l’Emanuele  ovvero Dio con noi. A proposito dell’elezione ecco cosa scrive Paolo, lo cito con la versione G. Diodati: (II Ep.  Tessalonicesi 1:11-12) Per la qual cosa ancora noi preghiamo del continuo per voi, che l’Iddio nostro vi faccia degni di questa vocazione e compia tutto il suo beneplacito della sua bontà, e l’opera della fede, con potenza  sia glorificato il nome del Signor Gesù Cristo in voi, e voi in Lui, secondo la grazia dell’Iddio nostro e del Signor Gesù Cristo. Dunque la Bontà di Dio è impiegata nell’opera della fede.

Ancora la Bibbia afferma: (Ev. Giovanni 3:16) Perché Dio ha tanto amato il mondo che dato il Suo unigenito  Figlio, affinché chiunque crede in Lui abbia vita eterna. Ecco l’Amore del Padre che invita a guardare con fiducia al Cristo per ottenere la vita eterna, perché Lui interpreta la misericordia divina venuta ad abitare nel mondo (Ep. Romani 5:8) Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo, che mentre eravamo ancora peccatori Cristo è morto per noi. La Misericordia di Dio è riversata al pari del suo Amore su di noi (Ep. Efesini 2:4-5) Ma Dio, che è ricco in misericordia , per il grande amore con cui ci ha amati anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo, è per grazia che siete salvati. Riassumendo possiamo dire che siamo salvati cioè si realizza il progetto per Grazia e non per opere giuste da noi compiute, come precedentemente citato nella scrittura a Tito. 

L’opera necessaria dello Spirito Santo per diventare eredi di Dio

Ancora, veniva riferita l’opera dello Spirito Santo nella redenzione, adducendo la figura di un bagno. In realtà bisogna intenderlo come un battesimo virtuale ma reale per entrare nella rigenerazione e nel rinnovamento dello Spirito. Infatti Lui applicatore dei benefici di Cristo e della sua vita, attribuisce ai pentiti e convertiti, cioè ai ravveduti, la rigenerazione in una vita adatta ad essere vissuta in cielo,  rinnova altresì la vita in terra ai credenti con i suoi sospiri ineffabili e con i doni per la testimonianza personale da portare nel mondo.  (Ep Romani 8:16-26) Lo Spirito stesso attesta insieme al nostro spirito che siamo figli di Dio…Allo stesso modo ancora lo Spirito aiuta noi che siamo deboli, perché non sappiamo pregare come si conviene, ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili  e (I Ep. Corinzi 12:7) Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Orbene molte altre azioni competono allo Spirito, ma queste escludono la salvezza dei peccatori attraverso opere pie di elemosina, di filantropia o tramite ricorsi a riti propiziatori di dubbio valore. Il concetto di salvati per grazia mediante la fede emerge prorompente dalla Bibbia per chi crede in Gesù il Salvatore.

Sottolineare la giustificazione per fede

L’azione di Gesù è quella secondo le sue promesse, affermate durante il ministerio terreno che prometteva la discesa dello Spirito Santo, sparso in maniera abbondante come ribadito da Paolo nei versi sopracitati.  Lo scopo era di spiegare e convincere i peccatori che la giustificazione, ovvero essere dichiarati giusti in cielo, si conseguiva per la Grazia  di Dio ottenuta da Gesù sulla croce. E’ vero, qui sta la facilitazione dettata dallo Spirito Santo che illustra alla nostra povera mente e al cuore di peccatore il valore salvifico dell’opera di Gesù sulla croce. Da quell’immenso sacrificio deriva la nostra giustificazione, di conseguenza la figliolanza e la qualifica di eredi.

Se lo Spirito è sparso come detto in maniera abbondante, altresì la grazia di Dio è diffusa in forma ampia (Ep. Romani 5:15) A maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. Dunque oltre la grazia viene dispensato anche il dono della grazia che consiste nella giustificazione o giustizia. (Ep. Romani 5:17) Tanto più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo. Occorre perciò impossessarsi per la fede della Grazia e del dono della giustizia voluto da Dio ed elargito mediante lo Spirito Santo. Bisogna dire che  per la disubbidienza di Adamo gli uomini sono stati costituiti peccatori, così per l’ubbidienza di Gesù la grazia e la giustificazione è stata estesa a tutti: (Ep. Romani 5:18) Così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che da la vita si è estesa a tutti gli uomini. Messaggio meraviglioso sapere con certezza che tutti sono in potenza giustificati, solo il discrimine della fede farà la differenza tra chi accetta il rimedio divino e chi lo respingerà.

Una via improbabile e incerta

 Purtroppo come accenna la Bibbia ampia e spaziosa è la via della perdizione e molti la percorrono. L’ampiezza disegna una libertà di movimento, di opinione senza costrizioni, per cui ogni idea filosofica o religiosa può trovare ascolto e approvazione. La via spaziosa contiene benevolmente anche le diverse camminate e i sensi motori di chi percorre la strada, cioè lentamente, di corsa, a zig-zag, con esibizioni particolari o a gambe per aria. Nessuno critica gli atteggiamenti della via spaziosa, tutti sono a proprio agio e sprizzano felicità di trovarsi in grande compagnia. Per chi è abituato a raduni oceanici questa situazione conferisce sicurezza. Sarà il traguardo dove si verificherà la delusione e il rammarico, il rimpianto sarà cocente per aver respinto la Grazia e la giustificazione. Vi sarà una grande afflizione per tutti quelli che fidandosi delle religioni e vantando una coerenza scrupolosa nell’osservanza dei riti e dei dettati, scopriranno dell’inganno delle guide cieche, che avevano illuso con parole forbite e raffinate un destino non preoccupante dopo la morte.

(Ep. Romani 5:21) Così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Passo chiaro quest’ultimo, nel regno di Cristo cioè la via stretta e angusta, regna la giustizia che è applicata a chi  crede, l’obiettivo è la porta anch’essa stretta del paradiso con Gesù e la vita  che si vivrà sarà quella eterna. L’appello che noi facciamo attraverso queste semplici meditazioni è quello di avvisare i nostri cari lettori ad accedere con fiducia alle promesse di Gesù, che attengono al cielo. Noi della Mostra della Bibbia  speriamo  che le parole citate e trascritte della Bibbia, possano aprire gli occhi della fede e far progredire nella conoscenza biblica. Con grande stima per tutti, vi salutiamo dandovi appuntamento alla prossima volta.

Ferruccio Iebole 

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