LE VIRTU’ DI CRISTO

Tra i compiti dei credenti salvati dalla Grazia di Dio, vi è quello di proclamare le virtù di Gesù Cristo (I Ep. Pietro 2:9), virtù coperte e oscurate dalle religioni che disconoscono o perlomeno attenuano il risultato della croce, ottenuto dal Salvatore a prezzo del suo sacrificio, fatto dell’offerta del suo corpo e del suo sangue. Su questo atto d’amore per gli uomini peccatori non si proclameranno mai abbastanza le virtù del Signore, perché la mente umana tende a dimenticare, e se non rinnovata, a ignorare i sentimenti, i doni divini e benigni connessi alle virtù di Gesù.  

Purtroppo anche le religioni, come detto, contribuiscono fattivamente a mettere in dubbio il risultato eterno della morte vicaria di Cristo, per confondere i semplici e per attirare in una spirale di morte eterna i loro seguaci, che si disinteressano della loro sorte, fidandosi delle falsità e menzogne loro dette, autoconvincendosi che sono immuni da responsabilità personali difronte a Dio, essendosi affidati a personaggi che vantavano virtù apostoliche. Siamo certi nessuno può sfuggire alle proprie colpe.

 E’ testuale così: (Ep. Romani 10:3) Perché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria,  non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ecco il verdetto per quelli che disconoscono le virtù di Gesù, e si credono pronti a superare il giudizio divino, che non si basa sul presunto bene fatto o sulla moralità degli individui, ma su chi ha creduto per fede alle virtù eccelse e maestose di Gesù Cristo.

La virtù annunziata prima della nascita

(Ev. Luca 1:35) L’angelo le rispose: lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza (virtù) dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò Colui che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio. Gesù ripieno di virtù fin dalla nascita, svilupperà le sue qualità in attesa di essere pronto per l’adempimento della volontà del Padre, del suo ministerio in mezzo agli uomini annunziando l’arrivo del Regno di Dio. La virtù di Gesù si manifestava specie nei miracoli: (Ev. Luca 5:17) E la potenza (virtù) del Signore era con Lui per compiere guarigioni, (Ev. Luca 6: 19) Quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti; e tutta la folla cercava di toccarlo perché da Lui usciva un potere (virtù) che guariva tutti.

 Certamente ridurre la virtù di Cristo ai soli miracoli non è esatto, perché infinite e innumerevoli sono le virtù di Cristo, delegate ai credenti, cioè a quelli che interrogati dalla predicazione del Vangelo, si sono accostati a Lui per ricevere i suoi doni e la sua comunione. Infatti Paolo scriveva: (II Ep. Corinzi 6:7) con un parlare veritiero, con la potenza (virtù) di Dio, con le armi della giustizia. Queste erano le caratteristiche di Gesù che dava esempio nelle sue relazioni in terra, Verità, Virtù e Giustizia, per tutti i peccatori ravveduti dalla sua predicazione e testimonianza.

Ascoltare la Verità

(Ep Efesini 4:20-21) Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo, se pure gli avete dato ascolto e in Lui siete stati istruiti secondo la Verità che è in Lui. Dunque in Cristo vi è la Verità e questa è dispensata a tutti, mediante l’istruzione evangelica nella conoscenza e nella sua rivelazione, (Ep. Efesini 4:15) Ma seguendo la Verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso Colui che è il Capo, cioè Cristo. Orbene una crescita virtuosa nella Verità e nell’Amore è quello previsto dal Capo della Chiesa cioè Gesù Cristo, attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la sua pratica.

E’ vero la testimonianza della Parola richiede dedizione e forza per espandere la Verità del Vangelo. Paolo scriveva: (II Ep. Timoteo 1:7-8) Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo. Non avere dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, ne di me suo carcerato, ma soffri anche tu per il Vangelo sorretto dalla potenza (virtù) di Dio.

La virtù dello Spirito Santo e della Verità

(Ev. Luca 24:49) Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; Ma voi rimanete in questa città. Finché siate rivestiti di potenza (virtù) dall’Alto. (Atti 1:8)Ma riceverete potenza (virtù) quando lo Spirito Santo verrà su di voi e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e Samaria e fino alle stremità della terra. Il Signore Gesù aveva promesso la discesa dello Spirito Santo per conferire virtù e forza ai discepoli, in vista della testimonianza cristiana in tutto il mondo, anche nelle parti allora sconosciute come la Americhe. Paolo era l’esempio che avendo ricevuto la virtù di Cristo, la impiegava nella proclamazione: (Ep. Colossesi 1:28-29) E noi proclamiamo esortando ciascun uomo e ciascun uomo istruendo in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo perfetto in Cristo. A questo fine mi affatico, combattendo con la forza che agisce in me con potenza (virtù).

E’ vero lo Spirito Santo sostiene la predicazione evangelica: (I Ep. Tessalonicesi 1:5) Infatti il nostro Vangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma con potenza (virtù), con lo Spirito Santo e con piena convinzione. Un Vangelo solo di parole senza le evidenti virtù dello Spirito, non è il Vangelo di Cristo. Quello vero annunzia e promuove la sottolineatura di Gesù come sacerdote alla somiglianza di Melchisedec: (Ep. Ebrei 7:15-16) un altro sacerdote che diventa tale, non per disposizione di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile. E’ giusto, la vita risorta di Cristo è inattaccabile ed eterna, vige come garanzia per quelli che credono nel Signore e lo aspettano con trepidazione.

 La giustizia che sottomette i peccatori ravveduti i quali ricevono in dono le virtù di Cristo come la sua giustizia

(I Ep. Pietro 1:5) Che dalla potenza (virtù) di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. (II Ep. Pietro 1:3) La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. Dunque è vero, i credenti oltre a essere chiamati per ereditare la gloria celeste e le virtù di Gesù, sono anche custoditi dallo Spirito Santo per la salvezza, che non dipende da noi ma dalla nostra fede riposta in Cristo, che apparirà in gloria per accogliere i suoi eletti.

Ecco perché è scritto: (I Pietro 2:9) Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, gente santa, un popolo che Dio si è acquistato perché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Evidentemente sono le virtù di Cristo che permettono a Dio di poter vedere quelle perfezioni e attributi nei credenti, che ne dispongono in Grazia per aver messo la propria fede nell’opera di Gesù. Nessuno ha determinato con le proprie forze questa posizione che elenca virtù non nostre, ma attribuite a noi per Grazia di Gesù. Com’è preziosa la conoscenza di Gesù, la sua virtù potente che ci dona tutto l’occorrente per accedere alla gloria celeste, che ci ha resa e promossa una vocazione gloriosa per l’eternità.

Veramente dobbiamo ringraziare il Signore per tutte le sue Grazie e i suoi benefici. (II Ep. Pietro 1:5) Voi per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza. Dunque l’esortazione di Pietro è di verificare la nostra fede in cosa spera, se fondata su terreno instabile o secondo le direttive evangeliche, che invita a crescere nella giustizia di Cristo, virtù e rivelazione dell’amore  e della pietà di Gesù.

 (Ep. Romani 5:1) Giustificati dunque per la fede abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo. Queste impareggiabili parole ci consolano felicemente, sapendo quello che il nostro Redentore ha compiuto in nostro favore con le sue virtù, che cerchiamo di divulgare al fine che altri amici possano prendere coscienza e conoscenza.  In conclusione, speriamo che questa breve meditazione sia stimolante per qualcuno dei nostri lettori, per sentire distintamente il richiamo di Cristo alla fede. Vi salutiamo con sincera simpatia e affettuosità, alla prossima settimana per ritrovarci con un’altra nota.

Ferruccio Iebole

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