L’ANIMA MIA SI È LEGATA A TE PER SEGUIRTI

Il versetto 8 del Salmo 63 esprime pregevolmente lo stato d’animo in cui si trova chi vuole seguire il Signore, confidando esclusivamente nella Sua guida, nell’istruzione delle Sacre Scritture e nella rivelazione dello Spirito Santo, che man mano dispiega il valore della Bibbia in una sorta di allenamento alla Verità, per esserne convinti e vivificati nell’autentica e unica via che porta alla conoscenza di Cristo il Salvatore.  

È vero, molte persone  essendo religiose e senza luce biblica, si affidano alle pratiche comportamentali ecclesiastiche, cercando di fare il meglio nell’obbedire alle regole imposte da caste di addetti, che assicurano di essere i soli continuatori di Gesù, dimenticando volontariamente che Gesù è la Via, la Verità e la Vita, qualità non riscontrabili in quelli che affermano di essere i soli seguaci autorizzati o gli unici divulgatori concessi al popolo, autoproclamandosi anche con il titolo di sacerdoti e vantando poteri divinatori non indifferenti.

Evidentemente non vogliamo sminuire od offendere persone che prive di luce, non si assoggettano alla rivelazione evangelica, ma purtroppo la combattono con tutte le loro armi di dissuasione, pur di bloccare in un inutile status quo i propri seguaci. Questa posizione dei religiosi non lenisce la responsabilità di ricerca della voce di Dio che è vicino a noi, più di quanto pensiamo o sentiamo. Un’attrazione spirituale inconfondibile viene esercitata dal Signore Gesù che individualmente attira con il suo fascino amoroso tutti i peccatori nella via del ravvedimento, via che cerca di stabilire nella lettura e nella comprensione del Vangelo, un’autentica fonte di rinnovamento. Sovente i religiosi in buona fede, confidano con un pensiero comune che in tutte le religioni vi sia qualcosa di buono, adatto a piacere a Dio e conforme alla sua approvazione.  

Pare che senza questa scelta opinabile da parte dell’uomo, Dio non sia capace di rivelarsi e di additare la via per il cielo. Invece sono scelte indipendenti dalla volontà di Dio, ancora  nell’ambito di un tentativo di creare confusione. La Parola è esplicita e senza dubbi di sorta; afferma perentoriamente i confini della Verità; altri confini delimitano la menzogna. In (I Ep. Giovanni 5:11-12) E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato vita eterna e questa vita è nel Figlio suo. Chi ha il Figlio ha la vita, chi non ha il Figlio non ha la vita.

Recentemente leggevo come il numero sette, il simbolo della perfezione biblica in qualità, progetti matematici di scienza e virtù, sia riscontrabile in molte altre religioni, cercando così una base comune per dire che in fin dei conti anche altre fedi possiedono pezzi di verità e di rivelazione di Dio. Molti scrittori o analisti hanno studiato i numeri biblici, ad esempio il russo Panin nell’ottocento, ma occorre dire che non è su questa base per la quale ci avviciniamo a Dio, anche se alcune scoperte del suo carattere ci vengono rivelate. In sintesi, bisogna però attenersi alle chiare Parole del Vangelo pronunciate da Gesù e  non cercare altre fonti che inquinano la Verità rivelata. Il salmista diceva l’anima mia si  lega a Te per seguirti, cioè non prendo iniziative, ma voglio sperimentare la tua guida del Buon Pastore. Il versetto 6 del Salmo 63 dice: Di Te mi ricordo nel mio letto, a Te penso nelle veglie notturne. Che bella posizione ci rivela la Parola, è come dire smetto di lottare con le mie forze e ascolto in silenzio un messaggio superiore, nella calma della notte che si tramuterà in un’alba meravigliosa di comunione eccelsa e appagante, perché Tu mi prendi per mano e mi parli. Essere abbandonati nel letto esprime un atteggiamento di attesa e riposo fiducioso nel verbo che sta per essere dispensato e raggiungere il cuore.

Il grido della fede

Occorre l’ubbidienza, non bisogna sopravalutare la nostra attitudine a sapere molte cose in fatto di religione, ma necessita di non andare oltre ciò che è scritto e affidarsi a quello rivelato. A volte parliamo con amici e ci pare quasi impossibile che non riescano a scindere il messaggio della Bibbia dalle altre forme di analisi, dal comportamento esclusivamente santo e irreprensibile di Gesù dalla condotta evidentemente contraria e immorale di che si dice suo seguace. Gesù in un certo senso, pur non incoraggiandolo ma giudicando in forma di presa d’atto per certi scandali, indicava il suicidio come forma di annientamento, tanto era il suo disgusto e ribrezzo per queste azioni orribili. (Ev. Marco 9:42 ) E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare. Era quasi preferibile il suicidio atto non tollerato da Dio, o una sentenza di morte inferta e cruenta, che assistere a certe forme di pedofilia. Ora, nel calderone dell’immoralità e della ricchezza sfrontata sembra tutto secondario, accettabile, ininfluente, ma Gesù veglia con vigore sui suoi, nel contegno e nella testimonianza biblica.

La macina da mulino ci avvisa di un macigno che deve tenere sott’acqua, nel mare oscuro, tenebroso e mai far riemergere un corpo avvolto nella corruzione dei sensi, perché non sia più visibile, poiché assoggettato al più vile dei peccati di depravazione. Eppure molti non sembrano più farci caso, come se ciò facesse parte di comportamenti quasi normali, che capitano in certi luoghi che vogliono fare i bene dei minori come certi collegi o ricoveri per orfani. Che orrore! Il grido della fede è diverso, si informa e ritiene fermamente la convinzione di non andare oltre la Parola scritta, ma di dipendere da Essa per ritrovare il ristoro e la forza necessaria. Questa ci induce a rivedere tutta la nostra fede, quello in cui abbiamo finora creduto e sperato, cioè le nostre basi più preziose su cui contavamo e ci affidavamo in fatto di credo religioso. Il Signore ci fa una promessa incontrovertibile (Ep. Romani 10:12-13) Essendo Signore di tutti, RICCO verso tutti quelli che lo invocano, infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato!

Una benedizione ancora indefinita

Solitamente chi deroga da un punto dottrinale nella fede o nella Bibbia, ne trascinerà altri nell’ incoerenza di ciò che afferma, sminuendo valore agli atti o alle azioni riportate e fatte dal Salvatore come esempi delucidanti. Infatti ridimensionando la figura di Gesù si finisce per raccogliere un surrogato di velate verità e  gravi menzogne che non redimono nessuno, offendono la genuina Verità di Cristo e portano all’idolatria. Il salmista nel (Salmo 65:3-4) dichiarava: Mi opprime il peso delle mie colpe, ma tu perdonerai i mie peccati. Beato chi sceglierai e accoglierai perché abiti nei tuoi cortili. Noi ci sazieremo dei beni della tua casa delle cose del tuo tempio. Dunque, ricevere direttamente da Dio il perdono dei propri peccati e non tramite un religioso, è molto più sicuro e certo nel risultato di assoluzione.

Se poi entrare nei cortili ideali di comunione con Dio e poter usufruire gratuitamente dei beni a disposizione nel tempio divino diventa pratica costante, bene abbiamo motivo di lodare e adorare Dio per la luce biblica ricevuta. Non v’è dubbio che il processo di conversione sia complesso e lungo, come invece potrebbe essere più spedito: dipende dall’obbedienza istantanea o più prolungata; però una volta udita la parola “tu sei mio” nulla può tornare a vuoto e senza amore per il Signore. I beni del tempio, se sazieranno, faranno il loro percorso in benedizione e crescita per chi si affida a Gesù. C’è però da prendere con determinazione il fatto di voler osservare i comandamenti di Gesù Cristo e capire le Sacre Scritture come sono rivelate, lasciando perdere tutte le aggiunte umane e le incrostazioni religiose che minano la Verità dell’Evangelo. La luce splendente di Cristo vuole illuminare la nostra mente,  il nostro cuore e far evolvere verso la Verità tutto il nostro essere.

Una parola utile

(Ev. Giovanni 8:31) Se perseverate nella mia Parola siete veramente miei discepoli. Che incoraggiamento per tutti quelli disposti a formare un esercito di testimoni dell’amore di Dio e di Cristo, formati nella parola del Vangelo e osservatori di Verità. E’ ciò che speriamo per tutti i nostri cari amici che ci leggono con interesse e che vogliamo incoraggiare ad andare a Gesù. Con stima e simpatia

Ferruccio Iebole

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