CERCAVA DI VEDERLO

(Ev. Luca 8:39) Torna a casa tua e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te. L’incontro con l’indemoniato di Gerasa aveva scosso il paese, l’uomo ritornato guarito in mezzo al popolo era un potente messaggio che il regno di Dio, dove l’ordine naturale antecedente al peccato si era avvicinato in terra tramite l’apparizione del Salvatore, che ristabiliva l’equilibrio allontanando legioni di demoni invasori. Occorre dire che ricevere quel messaggio dal Signore  per l’uomo risanato era una dichiarazione straordinaria, che riassumeva bene l’intervento divino. Poi vi era stato quel tempo (v. 35) non inutile ma proficuo, trascorso ai piedi di Gesù che aveva illuminato il guarito su molte cose, come il Salvatore era uso fare anche se non venivano riportati i dialoghi intercorsi. Perciò la fama di Gesù era proseguita con il miracolo verso la donna dal flusso di sangue e con la resurrezione della figlia di Iairo, fino ad arrivare al punto, che il Maestro mandava i discepoli ad annunziare il regno di Dio e concedeva il potere e l’autorità di scacciare demoni e di guarire i malati.

Andare per fede e senza gli  approvvigionamenti necessari

(Ev. Luca 9:3) E disse loro: non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro e non abbiate tunica di ricambio. Il progetto era chiaro, andare avanti per fede, senza l’appoggio e le precauzioni di buon senso umano che prevedevano almeno alcune scorte alimentari per il viaggio. Perché un tale ordine che escludeva queste norme di sopravvivenza volute da Gesù? La risposta è semplice: la fede è l’ingrediente principale del servizio quando si è chiamati, in secondo luogo l’assenza di conforti, faceva pensare alla fragilità e dipendenza dalla divina Provvidenza, mentre i discepoli manifestavano  doni che potevano sembrare qualità personali.

Quando si compiono atti con quella potenza ci vuole poco a trascinare le folle nell’idolatria se non si è ligi alla Parola, ma soprattutto per Gesù è la predicazione del Vangelo del regno di Dio la prova per temperare i discepoli, per quando Lui li manderà nel mondo per la nuova divulgazione evangelica. Perciò di villaggio in villaggio l’esperienza della testimonianza prendeva corpo e  riempiva di gioia genuina le vite e gli spiriti degli apostoli. Non v’è dubbio che questa divulgazione  della fede abbia smosso coscienze e cuori degli ascoltatori, raggiunti dal tempo favorevole per l’ascolto e per le guarigioni. Sicuramente vi sarà stato motivo e tempo per riflettere sulla bontà di Dio.

Interrogativi su Gesù il nuovo profeta

Risulta evidente come il personaggio Gesù sia parte dei discorsi della gente che improvvisamente si ritrovava a fare i conti, o a costatare che qualcosa di importante li aveva raggiunti. La voce di bocca in bocca era passata con commenti favorevoli oppure con astio o con scetticismo. Molti ancora tentavano di indovinare l’identità di Gesù, facendolo risalire a illustri personaggi del passato, riemersi inaspettatamente. La religione e suoi standard sono sempre presenti per confondere i semplici. Dunque nella vulgata popolare si diceva Giovanni Battista è risuscitato, sebbene fosse stato decapitato da poco, il suo carisma e il suo seguito era ancora presente con una certa importanza. perciò il primo approccio era di riconoscerlo nei tratti proposti dal Signore Gesù.  La resurrezione della figlia di Iairo era divenuta nota in tutta la zona, allora  perché il Maestro non poteva essere la resurrezione del Battista?

Tale affermazione non poteva certamente fare piacere ad Erode, che l’aveva fatto decapitare per non indietreggiare su una parola data in mezzo a un convito orgiastico. In fin dei conti un morto in più o in meno cosa cambiava in quella corte regale, corrotta e idolatra in Israele? Altri ancora, i più religiosi secondo la tradizione, attendevano Elia. E’ vero Elia verrà ma non in quel tempo. Sarà un ospite indesiderato come il Battista per le potenti azioni che farà in mezzo a un popolo incredulo e affascinato dall’Anticristo.

Gesù parlerà più volte di Elia prendendolo come esempio di fedeltà nella trasmissione della Parola di Dio, e nell’ammonire chi sentiva particolarmente l’influenza della sua testimonianza, che metteva sull’avviso di girare alla larga dalle lusinghe dell’Avversario. Nel sentire popolare Gesù veniva ancora identificato in uno dei profeti del un tempo antico, che era tornato per far rifiorire Israele. Fantasticherie bizzarre che si accumulavano e rinforzavano il dettato popolare, che si spandeva a macchia d’olio. Perciò tutto questo indispettiva  Erode e lo esponeva all’insicurezza, e a non dormire sonni tranquilli. Il popolo sapeva della relazione di Erode con la cognata, forse non ne era contento ma sopportava. Ma questo Gesù cosa avrebbe detto se interrogato sull’argomento? Avrebbe redarguito Erode oppure per il lignaggio rivestito dal re, vi sarebbe  passato sopra senza troppe domande?

Vedere Gesù un desiderio sperato

La  fantasia di Erode diventava pressante, voleva vedere Gesù a tutti i costi e aspettava il momento propizio per farlo passare dalla corte, magari per mostrargli le ricchezze del regno e gli sfarzi della reggia. Chissà  se accetterà la visita? Vedere Gesù è un desiderio di molti religiosi curiosi e superficiali, sono dei creduloni indolenti che hanno abbandonato lo  spirito di ricerca, fiaccamente aspettano qualcuno il quale provveda alla loro voglia di vedere qualcosa e che sia in relazione con il magico o con lo straordinario. Precarietà spirituale e non fondata sulla Parola di Dio che non mente, ma su emozioni che durano uno spazio esiguo e breve.  

Nella Bibbia molti volevano vedere Gesù animati da desideri o da scopi diversi,  straordinaria è la visione celeste che le pecore e i capri hanno in terra nel giorno dell’apparizione gloriosa di Gesù re. Le pecore e i capri (Ev. Matteo 25:37-44) risponderanno: quando ti abbiamo visto? L’elencazione del Salvatore Re riguarda cose pratiche che riguardano i corpi degli uomini e la loro accoglienza in quanto indigenti, ma soprattutto come nel caso dell’invio dei discepoli con quei doni, la principale rilevanza sarà di aver accolto o no la predicazione del Vangelo.

Nella parabola delle dieci vergini, la differenza era dopo aver ascoltato la voce dello sposo, di avere dell’olio nel lume sufficiente a vedere l’amato e se c’è lo Spirito Santo l’olio è assicurato. Così è per quelli che sperano perché nati di nuovo. Questi non udiranno mai le parole (Ev. Matteo 25:13) Non vi conosco; perché il rapporto con Gesù è fondato sulla Parola e non su una religione. La relazione con il Redentore non si appoggia al sentito dire che è un profeta o un guaritore a domanda, ma si colloca su un piano di fede e di ubbidienza alla sua volontà, conosciuta e rivelata individualmente.

Ecco perché è fondamentale verificare la nostra fede su cosa si basa, se sul sacrificio della croce o su una fasulla speranza che poi tutto alla fine si aggiusta. Quel Io non vi conosco è emblematico per non fare la fine di Erode, che alla fine vide Gesù, ma la visione non gli giovò a nulla. Non ricorriamo a espedienti per cercare di vedere Gesù attraverso l’arte figurativa o delle statue lignee o di altro materiale, che inducono all’idolatria. Cerchiamo il Salvatore nel Vangelo, sapendo che Egli si rivela in modo speciale a chi si rivolge a Lui con fiducia e con preghiera sincera e spontanea. Queste parabole, antecedenti la passione del Signore, ci inducono a pensare alla donna (Ev. Matteo 26:7) che unse il capo, corpo e piedi con l’olio profumatissimo e di gran prezzo. La donna non voleva vedere solamente Gesù, ma aveva orchestrato di adorarlo con un gesto simbolico di immenso valore spirituale, ungendolo avanti la sua morte; aveva capito che quel corpo sarebbe risorto quindi era inutile tenere l’olio per l’imbalsamatura.

Conclusione

Come sempre quando arriviamo al fondo l’augurio a cui pensiamo è che dai passi citati e dai fatti presi in esame, possa esservi qualche riflessione e consolazione per i nostri cari lettori, che fedelmente ci seguono. Invocando le benedizioni divine su noi tutti vi inviamo un caro saluto nell’affetto di Cristo Gesù.

Ferruccio Iebole  

Lascia una risposta

Your email address will not be published / Required fields are marked *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>