NON SAPETE DI QUALE SPIRITO SIETE ANIMATI
Questa frase (Ev. Luca 9:54) detta dal Signore Gesù di fronte a una proposta risolutiva di giudizio, accennata dai suoi discepoli, è un interrogativo solenne per misurare la nostra fede e la nostra persona di fronte al messaggio dell’Evangelo, per trarre una posizione netta e di livello davanti al Regno di Dio che si avvicina a noi.
Molte persone nel mondo parlano di Evangelo, di Bibbia e si fanno interpreti di ciò che leggono, e noi non sfuggiamo a questa regola; ma per essere credibili e veritieri occorre assumere l’atteggiamento di umiltà del Salvatore e ritrovarsi nelle stesse condizioni di Gesù (Ev. Luca 10:21) mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse. E’ un buon principio perciò essere trovati con il possesso di questi tre verbi, per esercitare senza pomposità una riflessione biblica, che possa comunque incoraggiare qualcuno. Pare evidente che secondo quanto letto, per ragionare delle cose di Dio, bisogna sapere con quali presupposti siamo spinti a meditare sulla Parola. Il Signore Gesù chiarisce le sue motivazioni:
- Era mosso dallo Spirito Santo: cioè in accordo con il comunicatore di Vita, (Ep. Romani 1:4) Dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di Santità; con la Guida per eccellenza (I Ep. Corinzi 2:12) Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio; con il Vento della Parola (Atti 2:2) Un suono come di vento impetuoso che soffia; ovvero l’animazione della Verità che avvolge l’ascoltatore dell’Evangelo (Ep. Romani 8:23) Ma anche noi abbiamo le primizie dello Spirito. Lui come noi (II Ep. Corinzi 1:22) Egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori, era segnato con questa meravigliosa presenza del Paracleto e di conseguenza si comportava.
- Esultava: non è ammissibile assumere il messaggio evangelico nella propria vita senza ricevere una gioiosa e copiosa allegrezza celeste. Se non è così, vuol dire che si è ricevuto qualcosa di similare nell’esteriorità, ma non il rinnovamento prodotto dalla Parola di Dio. Probabilmente si è ricevuto l’accesso a una religione, a una comunità di fedeli, a un modo di pensare o di interpretare la Bibbia, non alla rivelazione di Gesù (Ev. Luca 10:22) e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. Sovente chi passa da una religiosità ad un’altra pensa di aver raggiunto la Verità, l’emozione è forte, ma è solo un subdolo inganno, un silenzioso avvio per scambiare l’errore quale verità divina. La genuina esaltazione di Dio per la conoscenza ricevuta, è riscontrabile in tutti quei casi in cui Gesù opera dei miracoli alle persone incontrate. Quando tutto è rinnovato dall’incontro in fede con il Salvatore, spontaneamente vi è il ringraziamento sincero, animato dallo Spirito Santo che conferisce in dono un patrimonio di vera adorazione per Dio e Gesù Cristo. Non si tratta di dimostrare contorsioni col corpo, manifestazioni rumorose o di forti emozioni fino alle lacrime, perché si è ricevuto la gioia della salvezza. La forma dell’esultanza giusta non va confusa con l’esaltazione umana o l’auto entusiasmo: vi può essere uno stato di radiosa felicità in se stessi e comunicarla nella comunione fraterna del pari consentimento, cosa assai diversa dall’euforia. Con questo non si vuole negare come la guarigione nel corpo, abbia prodotto letteralmente salti di gioia (Atti 3:8), ma l’esaltazione a tutti i costi non è indice di conoscenza o di presenza divina.
- Disse: Il dire del Signore Gesù è eloquente perché in quei frangenti attirava l’attenzione e la riflessione delle persone, così come oggigiorno con il suo fascino amoroso, induce i peccatori a meditare sulla vita e sull’aldilà. (Ev Luca 9:60) Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, ma tu va ad annunziare il regno di Dio. Ancora: (Ev. Luca 10:9) Il regno di Dio si è avvicinato a voi; ( Ev. Luca 10:11) Sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi. E’ sorprendente l’invito di Gesù a verificare lo stadio in cui ci troviamo e a valutare se siamo intenti a seguire un cammino pietoso e appagante per certi versi di morte, o a predisporci piuttosto in un percorso radioso di proclamazione di vita e di positivo annunzio celeste del Regno di Dio. A questo riguardo Gesù insegna: (Ev. Luca 10:21) Io ti rendo lode o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Si Padre perché così ti è piaciuto! Gesù dimostra attenzione per tutte le categorie di persone, ma specialmente per i piccoli. Interprete del compiacimento paterno nel piano di redenzione e di salvezza, il Salvatore pone l’accento sulla rivelazione del regno di Dio ai piccoli, a quelli che non dispongono di troppa conoscenza o intelligenza, ripagandoli con una predisposizione alla Grazia, perché possano essere raggiunti con dispensazioni di Spirito Santo nel cammino di vita eterna. A questi piccoli, in ogni tempo Lui si è rivelato, Lui raccoglie dove non ha seminato, (v. 22) Lui che ha in mano ogni cosa ricevuta dal Padre, rivela espressamente la sua persona e il suo regno di Verità.
Un grande annunzio
(Ev. Luca 9:56) Poiché il Figlio dell’Uomo è venuto, non per perdere le anime degli uomini ma per salvarle. Questo proclama vale sempre, fino al ritorno di Cristo in gloria per manifestare il suo Regno. Fino ad allora, vige il tempo di Grazia dove lo Spirito dissipa le ombre di morte o l’annebbiamento visibile nei sapienti e negli intelligenti. (Ev Luca 9:45) Ma essi non capivano queste parole che erano per loro velate così da risultare incomprensibili e temevano di interrogarlo su quanto aveva detto. Risponde tuttora a verità, come il messaggio salvifico di Gesù sia coperto e offuscato da molte cose avverse. Bisogna prendere atto, per incontrare il Salvatore, di come Lui eserciti la rivelazione di Se stesso attraverso l’azione dello Spirito Santo, Colui che (Ev. Giovanni 16:14) Prenderà del mio e ve lo annuncerà. Occorre in secondo luogo (Ev. Luca 9:44) tenete bene in mente queste parole. L’ascolto delle parole di Cristo e trattenerle è una condizione efficace per restare nella Verità. Non si può capire tutto dell’Evangelo all’inizio (v. 45) Non capivano queste parole, ma se si attende fiduciosamente l’azione certa dello Spirito Santo, (v. 45) le parole che erano velate così da risultare incomprensibili, lasceranno il posto a certezze di fede. L’interrogazione al Salvatore sul futuro non sarà fatta con timore, come avviene oggi per molte persone, che paurosamente e senza fiducia si accostano a Gesù. Egli è sempre pronto ad accogliere i peccatori che bisognosi del suo perdono, si approssimano a Lui. Il timore viene commutato in filiale comunione e amore, per chi vuole sostituire l’animazione da giudicante, o l’intento a seppellire i morti, in richiedente e possessore della rivelazione del Figlio di Dio.
Una progressiva comprensione
Il progresso nella comprensione del regno di Dio sarà il frutto costante dello Spirito Santo. Non sarà questione di cinque minuti, ma di un lungo avvio verso la cognizione delle Parole di Cristo (I Ep. Corinzi 12:7) A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito e (I Ep. Corinzi 12:3) Nessuno può dire Gesù è il Signore se non per lo Spirito Santo. E’ evidente che il traguardo ( Ev. Luca 10:20) Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli; è ancora lungo ma certo, assicurato da quella caparra citata sopra. Ancora, ( Ev. Luca 10:22) e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre, ne chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo, ci induce a pensare come sia benefica la conduzione del Redentore per accedere (Ev. Luca 9:43) E tutti rimasero sbalorditi dalla grandezza di Dio. Si, comprendere questa grandezza è una Grazia del Signore. I nostri lettori sono umilmente invitati a lasciarsi coinvolgere dallo Spirito Santo e ad udire la voce di Gesù nella sua Parola, la Bibbia.
L’aiuto dello Spirito Santo nella comprensione
Non v’è dubbio su come lo Spirito Santo allontani la paura nell’ interrogare Gesù, e ci riveli il suo inconfondibile aiuto nella vita cristiana e per capire l’Evangelo:
- (Ep. Romani 8:15) E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo Abba Padre.
- (Ep. Romani 8:6) Mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace.
- (Ep. Romani 8:26) Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili.
- (Ep. Romani 8:10) Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, Lo Spirito da vita a causa della giustificazione.
- (Ep. Romani 8:11) Colui che ha risuscitato Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
- (Ep. Romani 8:13) Ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete.
- (Ep. Romani 8: 14) Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.
Tutte queste azioni dello Spirito Santo in favore dei credenti ci predispongono a vivere intensamente la fede in Gesù e a confidare nelle parole della Bibbia.
Una questione d’udire
Suonano bene le parole di (Ev. Luca 10:24) Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete e non l’hanno visto, e udire quello che voi udite e non l’hanno udito. E’ certamente un privilegio sapere di essere raggiunti dalla suadente voce di Gesù e invitati a scegliere come fece Maria: (Ev. Luca 10:39) Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale sedutasi ai piedi di Gesù ascoltava la sua Parola. Che bella imitazione ci viene proposta dall’Evangelo, lontano dal frastuono del mondo, appartarsi con il Salvatore e ascoltare ciò che vuole rivelarci attraverso la sua Parola. L’epilogo del racconto è (Ev, Luca 10:42) Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta. Non v’è tentennamento alcuno sulla benefica audizione, cioè la parte buona della posizione preziosa di dimorare ai piedi del Redentore. Pare quasi inverosimile che Gesù parli ancora, eppure ogni giorno centinaia di persone sono raggiunte dall’Evangelo nei modi più disparati e condotti alla fede, alla nuova nascita d’acqua e di Spirito. Riveste estrema importanza con quale spirito siamo animati per raggiungere la vita eterna, se superficialmente accettiamo lo scorrere inesorabile del tempo, oppure siamo preoccupati di svolgere la volontà divina. Questa vuole la nostra redenzione; una vecchia promessa ricordata, afferma: (Atti 2:18) In quei giorni spanderò il mio Spirito e profetizzeranno. E’ ancora possibile, accedere alla Grazia e assicurarsi l’eternità mediante la fede nel sacrificio di Gesù Cristo, occorre solo ascoltare con interesse spirituale e non guardare altrove. (Ev. Luca 9:62) Gesù disse: Nessuno che abbia messo la mano all’aratro e poi volga lo sguardo indietro è adatto per il regno di Dio.
Conclusione
Vorremmo raccomandare ai nostri lettori la bellezza di poter leggere le Parole di Gesù, come partecipare del ristoro di un’oasi nel deserto, un refrigerio in tempi di caldo torrido, un’aria musicale soave e accattivante sopra un rumoroso frastuono. Come accennato è importante non volgere lo sguardo indietro, nel passato e nel rimpianto di cose trascorse dove si coglie la disperazione e la sconfitta. Nel futuro, garante lo sguardo di Gesù, vi è la vera felicità per l’eternità. E’ ciò che preghiamo per tutti.
Tieni in tua man, nella tua mano forte,
Il tuo figliol, si debole o Signor
Tu l’hai strappato al laccio della morte
Tu puoi per grazia sostenerlo ognor.
Ferruccio IEBOLE
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