GRADITO O PIACIUTO A DIO

Nella nostra vita cristiana abbiamo questo pio sentimento di voler piacere a Dio; come sovente è scritto, la Scrittura ci propone con esortazioni concrete o indicandoci alcuni personaggi che piacquero a Dio, non ad intermittenza, ma con un servizio e una vita consacrata. Ma sarebbe tutto inutile se non prendessimo esempio dal Signore Gesù, che poteva affermare: (versione G. Diodati, Ev. Giovanni 8:29) E Colui che mi ha mandato è meco; Il Padre non mi ha lasciato solo poiché Io del continuo fo le cose che gli piacciono.  Dunque occorre avere la visione completa del Salvatore per cercare di capire le basi del nostro rapporto con Dio per piacergli, imitando nel possibile il Divino Maestro, È vero il suo esempio esula dalle formulette che gli uomini hanno inventato per piacere al Signore attraverso opere di elemosina o di sacrifici corporali inutili. Bisogna perciò rifarsi e vedere l’episodio dove Gesù diceva: faccio le cose che gli piacciono.(Ev. Giovanni 8:28) Gesù dunque disse loro: Quando voi avrete innalzato il Figliuol dell’uomo, allora conoscerete che Io son desso, e che non fo nulla da me stesso; ma che parlo queste cose, secondo che il Padre mi ha insegnato.

[Scusate se utilizzo i versetti tratti dalla vecchia versione Diodati, alcune parole sono arcaiche, ma  i verbi sono più precisi rispetto ad altra traduzioni]

Un esempio lampante da considerare

Dunque Gesù propone che la prima cosa per piacere a Dio è di conoscere il valore della Croce, espresso nel termine: “Quando avrete innalzato il Figlio conoscerete che IO SONO”. Questa è l’affermazione  principale di fede per piacere o essere graditi a Dio: (Ep. Ebrei 11:6) Or senza la fede è impossibile piacergli. Orbene da questa visione e dal conoscere Cristo come Divino Salvatore, morto e risuscitato per noi, unico sacrificio per noi, dobbiamo ascendere a Dio per fare la sua volontà. Essere consapevoli  di aver fede nel sacrificio di Gesù e aver deposto in Lui la nostra fede, vuol dire che anche noi non possiamo far nulla, indipendentemente dal suo consiglio e dal suo servizio indicato nella Parola.

Nell’episodio sopra citato Gesù garantiva che il Padre non lo lasciava solo, ma assicurava la sua comunione del continuo, perché Gesù si era imposto di compiere l’opera di salvezza per gli uomini fino alla fine, che significava appunto l’innalzamento sulla croce e sacrificio cruento. Quindi conoscere  Gesù come personale Salvatore, morto sulla croce al mio posto, è fondamentale. In secondo luogo bisogna riconoscere come la fede in Cristo sia l’elemento essenziale per piacere a Dio, quindi non solo conoscere intellettualmente Gesù, ma deporre la nostra fede in Lui che garantirà la vita eterna.( Ep. Romani 10:17) Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Dio. Perciò una fede che deriva dall’ascolto della Parola di Dio non confonderà o illuderà mai nell’errore i credenti in Cristo, ma sarà certezza e sicurezza per l’eternità, perché si svolgerà altresì la volontà divina rivelata nel Vangelo. Non essere lasciati soli è un conforto incoraggiante per tutti quelli che si affidano a Gesù.

 Azioni aggiuntive alla conoscenza del Signore Gesù

Il Signore Gesù nel suo dire, sottolineava come trovasse piacere nel fare la volontà di Dio, e attestava di non essere mai solo, ma di avere la luce dello Spirito con Lui. (Ev. Giovanni 11:42)  Io sapevo bene che Tu mi esaudisci sempre: ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda affinché credano che Tu mi hai mandato. Molta folla ancor oggi come allora, circonda Gesù crocifisso senza udire la voce del Padre che dà l’assenso a credere nell’amore suo e di Cristo per essere salvati. Un mutismo e un silenzio impressionante accompagna la visione del Salvatore, non udendo le affermazioni del Vangelo intorno alla sua persona e alla sua opera di riconciliazione tra Dio e i peccatori.

È interessante però sapere che nel nostro procedere nel mondo non siamo soli, ma accompagnati dallo Spirito di Cristo glorificato. La fede è dunque la chiave per ricevere Gesù con noi. L’insegnamento di Gesù è perciò necessario per assumere un comportamento gradito per Dio, la sua Parola deve essere la nostra guida nelle mani dello Spirito, che la spiega e la illumina disciplinatamente per noi, affinché cresciamo nell’amore per il Padre e per Gesù.

Piacere a Dio: alcune conseguenze

(Ep. Ebrei 11:5) Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte e non fu più trovato perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio. Piacere a Dio ha queste conseguenze, si può essere portati via per non vedere la morte e veder tramutare in un batter d’occhio la nostra posizione. (I Ep. Corinzi 15:51) Ecco vi dico un mistero, non tutti moriremo ma tutti saremo trasformati in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà e i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo trasformati. Orbene alla luce di questi passi possiamo essere accertati che la fede ci salvaguardia da ogni giudizio e da ogni attacco del Maligno. I credenti in Cristo sono protetti dagli artigli della morte ed alcuni al compimento dei tempi, non passeranno attraverso la morte ma saranno, come detto, tramutati con un corpo celeste glorioso per celebrare la vittoria di Cristo.

Ancora, i credenti sono invitati a vivere come figli di luce: (Ep. Efesini 5:8-10) Perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore, comportatevi come figli di luce poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità esaminando che cosa è gradito al Signore. Il riferimento per questa condotta è ancora Gesù. (Ep. Efesini 5:2) E camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato Sé Stesso per noi in offerta e sacrificio soave. Il sacrificio operato da Gesù risulta nel cielo come un odore o profumo soave, gradito perennemente a Dio.

Orbene, visto che la luce indica bontà, giustizia, verità e amore, ecco tracciato il percorso dove possiamo ritrovare alla fine un Dio benedicente nel nostro cammino, lontano dalle tenebre dell’ignoranza spirituale e vicini alla Parola di Dio. A questo riguardo Paolo  esortava i Tessalonicesi con questi pensieri: (I Ep Tessalonicesi 4:1-2) Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più.

 Un agguato alla vita spirituale che dobbiamo assolutamente respingere

(Ep. Galati 6:12) Tutti quelli che vogliono far bella figura (o piacere) nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Il cammino cristiano riserva anche insidie dell’Avversario e dei suoi seguaci, che vorrebbero distogliere il piacere a Dio e sostituirlo con il piacere della carne. Non si tratta di circoncisione nella carne, cioè di mutilazioni nel corpo, anche se alcuni riti barbari e perversi comportano fustigazioni o ferite con corpi contundenti tra i fedeli creduloni: qui si tratta piuttosto di ferite nello spirito come dubbi, insinuazioni o persecuzioni, perché si crede alla croce di Gesù Cristo.

Infatti Paolo rispondeva: (Ep. Galati 6:14) Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo. È vero c’è ben motivo di esaltare la croce di Cristo non come amuleto e segno distintivo terreno, ma piuttosto arrendersi al racconto che lo Spirito Santo fa della croce e come quel sacrificio di Gesù sia sufficiente a redimere le anime dei peccatori. (Ep. Romani 8:23) ma anche noi che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo aspettando l’adozione del nostro corpo. Ancora: (Ep. Romani 8: 11) Se lo Spirito di Colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Gesù dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

 Bene, speriamo che questi passi della Bibbia ci possano indirizzare a piacere a Dio, per mezzo del suo Figlio e del suo Spirito. Il suo amore è con noi e la Parola di Dio lo ravviva con intensità e favore benevolo. Speriamo di essere stati chiari per tutti gli amici che ci seguono settimanalmente.  Inviamo a tutti un caro saluto nel Signore.

Ferruccio Iebole

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