IL CIBO SOLIDO E’ PER GLI ADULTI

Una frase simile scritta nella Bibbia parrebbe riferirsi al cibo, a pratiche di offerte o forse a diete, oppure di progresso alimentare o ancora di ricette nutritive. Nulla di commestibile, ma solo un chiaro esempio di come certi elementi degli oracoli di Dio, possono sfamare la fame e la sete di Verità nascoste o indecifrabili, senza  prima aver subito un’apertura mentale, che solo la Parola di Dio opera nei confronti di chi vuole accedere alla conoscenza profonda del piano di salvezza, operata dal Signore stesso.

Comprendere la Verità di Cristo è senza dubbio un’ esercizio vitale e desiderabile, ma occorre che lo Spirito Santo provveda durante la predicazione o la lettura del Vangelo, come detto, una apertura mentale di chi persegue una ricerca di conoscenza spirituale. E’ vero capire il Vangelo ci rallegra, è come gustare non più del latte che si riferisce a una età immatura, piuttosto a dei piatti gustosi per un palato e uno stomaco adulto, che apprezzano certe prelibatezze. (Ep. Ebrei 5:14) Ma il cibo solido è per gli adulti, per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno facoltà esercitate e discernere il bene dal male. Dunque discernere il bene e il male significa possedere analisi di sintesi ben equilibrate e sapersi districare valutando concretamente tra le cose proposte. Poi è vero che il fascino della Parola svolge un compito affascinante e benevolo nei confronti di chi ascolta il messaggio.

Un cibo solido o una spada affilata e a doppio taglio?

(Ep. Ebrei 4:12) Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E’ vero, la Parola di Dio non è solamente un verbo di consolazione e di conforto nei momenti difficili della nostra vita, che ci indirizza a trovare pace e ristoro nel Signore, essa è anche una parola avvisatrice di salvezza o di giudizio.

Dipende da chi ascolta perché la Parola si riveli portatrice di alimento solido per l’anima o di ammonimento, e quindi di condanna se rifiutata. La sua azione di redenzione e di salvezza è conseguente all’ascolto e alla ricezione del messaggio di Cristo, illuminato dallo Spirito Santo. Qual è questo messaggio cosi decisivo per il nostro cuore e per la nostra anima?

(I Ep. Timoteo 2:3-5)… Dio nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della Verità. Infatti c’è un solo Dio e anche un solo Mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo.

Ecco la sintesi del cibo solido, Gesù è il mezzo, o meglio l’unico Mediatore e Salvatore dato da Dio, per essere salvati. Chi afferma questa opzione? E’ Dio stesso che dipana e spiega la sua azione in Grazia verso gli uomini peccatori, dicendo con somma  autorità e chiarendo che la Verità è quella che salva, beninteso se incorporata per fede. Fare fiducia a Dio, ascoltare la sua Parola gustarla, assaporarla e sfamarsi con questo cibo solido, vuol dire mettersi al riparo da quel giudizio che è il risvolto negativo per chi disconosce la volontà salvifica di Dio, rivelata in Cristo Gesù. Il mondo con il suo fascino contrasta attivamente l’espansione della Verità e della proposta di salvezza promossa dal Signore, attuando un convincimento contrario e dissuadendo con dubbi sull’effettivo volere divino e sull’accoglienza proposta. Il cibo solido invece fa balenare l’idea di ricevimento e di ospitalità ovvero di comunione intensa con Dio.

Una testimonianza vera e tendente a crescere a dismisura

(I Ep. Timoteo 2.6-7) Che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo e della quale fui costituito predicatore e apostolo (Io dico il vero non mento) per istruire gli stranieri nella Fede e nella Verità. Con questi chiarissimi passi Paolo illustra l’opera di Gesù, dice che ha dato se stesso per tutti. Quindi tutti gli uomini volenti o nolenti sono stati riscattati da Gesù Cristo. Il prezzo pagato è esorbitante, incalcolabile nel valore, gradito da Dio perché potesse far grazia a tutti. C’è chi si rallegra nel sapere questo messaggio, chi invece resta indifferente a questo riscatto, comunque la Verità si espande in cerca di cuori semplici. Eppure, se si parla di riscatto, vuol dire che una posizione di schiavitù è stata spezzata, che il Signore Gesù è stato sensibile allo stato in cui ci trovavamo,  di morti spiritualmente, schiavi del peccato e lontani da Dio. Questa situazione tragica non ha impedito a Gesù di venirci a liberare con l’offerta del suo amore e del suo soccorso, inteso a darci una nuova vita, opposta a quella finora vissuta e praticata. E dopo il latte del Vangelo ecco ancora il cibo solido della Parola, che sviluppa la fede perché diventi fonte di fiducia e abbandono nel suo Nome.  

Un timore infondato riguardo ai cibi

(I Ep. Timoteo 4:4-5) Infatti tutto quello che Dio ha creato è buono, e nulla è da respingere se usato con rendimento di grazie, perché santificato dalla Parola di Dio. Nel passaggio tra il latte e il cibo solido possono sorgere preoccupazioni o timori nel giovane credente, cioè di dover sottostare a vecchie idee di santificazione, ovvero di astenersi da alcuni cibi perché ritenuti un intoppo alla crescita spirituale. E’ lo stagno per farsi condizionare da malintese interpretazioni, dove ai religiosi di professione, non par loro vero di poterci sguazzare dentro per imporre precetti umani agli altri.

Bene, la Parola ci viene in soccorso dicendoci che il ringraziamento a Dio e la Parola, sono l’antidoto ai timori di infrangere i dettati della Grazia. Perciò occorre uscire da queste paure di contaminazione e respingere queste incertezze di sviamento e attenersi sempre più alla lettura della Bibbia.

Un consiglio incomparabile

(I Ep. Timoteo 4:6) Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le Parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. Dunque Paolo poteva esortare Timoteo a essere nutrito con l’alimento solido delle parole della fede. Quali erano queste parole della fede? L’abbiamo citate prima per la gioia del nostro cuore ” Cristo ha dato se stesso per noi.” E’ su questa solida base che la fede cresce e occupa stabilmente i cardini della buona dottrina. Capire questa Verità è come una chiave che apre le porte a ulteriori conoscenze, a nuove crescite nell’amore del Salvatore, a successivi insegnamenti guidati dallo Spirito Santo. In questo stato, siamo sicuri di poter respingere le insidie dell’Avversario e il fascino dell’errore.

Il secondo comandamento di Dio, dei dieci pronunziati  a Mosè dice così: (Esodo 20:4 ) Non farti scultura alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché IO il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione i quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Ecco un cibo solido da prendere in seria considerazione per non cadere nella idolatria mistica.

Molte persone inavvertitamente  o inconsapevolmente rendono un culto a delle statue o a delle raffigurazioni religiose; ciò viene proibito dalla bontà del Signore che non assolve i devoti e il rito, ma minaccia quei pii che lo praticano, perché lo ritiene un gesto odioso. Servire un idolo non vuol dire nulla per l’inconsistenza del feticcio; eppure Dio disapprova la sottomissione dei devoti assidui a questo tipo di venerazione o adorazione, equiparando la devozione come a odiare Lui stesso, che è un Dio Geloso. Orbene sembra sensato non indispettire Dio con atteggiamenti contrari alla sua volontà chiaramente dichiarata, ma piuttosto abbandonare questi tipi di riti contrari e deleteri, che nulla hanno a che fare con la dottrina cristiana insegnata. Solo Gesù come abbiamo visto ha dato la sua vita per noi, adoriamo perciò lui solo! Affidiamo i nostri lettori a Dio perché li incoraggi a nutrirsi di cibi solidi.

A risentirci presto con la pace del Signore.

Ferruccio Iebole

Lascia una risposta

Your email address will not be published / Required fields are marked *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>