FORTIFICARVI SECONDO IL MIO EVANGELO

Il passo che darà il titolo alla nostra nota si trova in (Ep. Romani 16:25-26) A Colui che può fortificarvi secondo il mio Evangelo e il messaggio di Gesù Cristo conformemente alla rivelazione del mistero, che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti ma che ora è reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell’eterno Dio a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede.

Com’è prezioso per noi, microbi nell’immensità del creato, attirare il favore di Dio, o meglio essere da Lui attirati in grazia mediante il Vangelo e il messaggio di Cristo, ben evidenzia una benignità raggiunta per benevolenza e amore infiniti concessi da Dio nei nostri confronti. Intanto l’Evangelo o il messaggio di Cristo è una rivelazione del mistero tenuto nascosto fin dalla creazione, questo è ciò che la Bibbia chiarisce. Purtroppo gli uomini non sono molto interessati a questa rivelazione così vitale per l’eternità, per raggiungere il Signore e per avere qui sulla terra una proficua comunione. Meglio una indipendenza, una autonomia per essere liberi nelle scelte ed risultare protagonisti della propria esistenza, lontani dal Signore.

Perché  bisognosi di rivelazione

(Ep. Romani 14:17) Perché il regno di Dio non consiste in vivanda ne in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Gli uomini che popolano il pianeta non sanno minimamente la sorprendente verità intrinseca a questa affermazione, anzi neppure scorgono il regno di Dio, ovvero che un Redentore regna. Gli uomini essendo tutti dei peccatori,  vivono la loro vita nel mondo secondo parametri provenienti dalle culture e dalle religioni locali, essendo condizionati superstiziosamente e dediti all’idolatria, sebbene in parte convinti della inutilità di queste pratiche religiose.

(Ep. Romani 1:21) Perché pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, ne l’hanno ringraziato, ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato. Anche nelle parti della terra più evolute culturalmente, gli uomini si crogiolano in attività spesso e volentieri demoniache, non cogliendone la gravità dell’assoggettamento all’Avversario di Dio. Perciò vivono nell’angoscia spirituale o nella violenza più disperata, pensando solamente al proprio tornaconto, incuranti del resto dell’umanità, ripeto condizionata dalle formule dell’ignoranza e sottoposti ad autorità religiose criminali.

Ora per distruggere queste attitudini, rivelate e visibili specie dalle guerre, dalle persecuzioni o dai campi di concentramento, Dio inserisce con benignità il suo diverso messaggio di Grazia per arrestare lo sfacelo a cui va incontro il mondo creato. L’Evangelo che vuol dire letteralmente Buona Notizia, fa capolino in maniera prorompente nella vita del mondo, ribaltando la visione di un pianeta esposto alla corruzione e a perire. Dio fa un grande appello individuale, per questo raggiunge ogni uomo con la sua rivelazione nel Vangelo, chiamandolo alla conversione e alla riconciliazione con Lui mediante la croce di Cristo. La croce non è un simbolo da esibire come un amuleto o un oggetto superstizioso, la croce significa un sacrificio e un prezzo pagato concretamente per riscattare dalla vita di peccato gli uomini che si assoggettano al Regno di Dio, che consiste nelle cose precisate nel passo sopracitato. (Ep. Romani 5:8) Dio invece mostra la grandezza del suo amore per noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori Cristo è morto per noi. (Ep. Colossesi 2:15) Ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

Nel mondo occidentale dove con molta fatica si è fatta strada un’idea più presente del regno di Dio, perciò una vita più evoluta che in altre parti del mondo, il regno viene percepito sovente come una religione che detta regole in nome di Dio, cui Lui ha delegato la sua volontà. Errore, grande errore! Dio non delega nessuno, la sua volontà è descritta nella sua Parola, nella Bibbia, libro ispirato dallo Spirito Santo e conservato nonostante molti tentativi di distruzione ancora dall’economia divina. È un libro diverso dal resto dell’editoria umana, il suo Autore è presente quando uno lo legge, perciò può fortificare nella rivelazione e indurre alla fede il lettore. (Ep. Romani 5:10) Se infatti mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati  con  Dio mediante la morte del Figlio Suo, tanto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

Un mistero nascosto nei tempi e rivelato da duemila anni per la salvezza dei peccatori

Il mistero del Vangelo nascosto e ora dipanato per il bene dell’umanità, sintetizza l’opera di Gesù Cristo, venuto dal cielo per fare la volontà del Padre, con una ubbidienza che otteneva il risultato preposto cioè la salvezza delle anime che avrebbero creduto per fede in quel sacrificio. Come accennato, ora sono le Scritture profetiche che attestano la veridicità degli eventi della crocifissione, e il cielo o meglio Gesù assiso in cielo, proclama la completezza della sua missione per  aver ottenuto la salvezza eterna a favore dei credenti. (Ep. Ebrei 10:12-13) Gesù dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati e per sempre si è seduto alla destra di Dio e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi.

Ecco la visibilità e la potenza del Vangelo che trae forza anche dalle Antiche Scritture, per comunicare il piano di salvezza di Dio immaginato nell’eternità. (Ep. Romani 15:4) Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza. Dunque la Bibbia è fonte di pazienza e consolazione  per conservare la speranza in Dio e nel Suo Figlio.

 Due esempi di pazienza e di consolazione in vista della speranza

(Ep. Ebrei 11:7) Per fede Noè divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede. Un evento noto come il diluvio aveva per protagonista un predicatore di giustizia, con pio timore avvisava pazientemente dell’imminente catastrofe, ma era inascoltato. Noè non utilizzava solamente la Parola di Dio ricevuta e perciò  predicata, ma costruendo l’arca emanava un progetto visivo decisamente distinguibile per tutti. Il Vangelo è quell’arca che invita i peccatori a rifugiarsi in essa, prima che sia troppo tardi e la porta sia chiusa improvvisamente e senza ulteriori avvisi.

Un secondo esempio è quello di Abraamo (Ep. Ebrei 11:17-19) Per fede Abraamo quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito. Eppure Dio gli aveva detto: È in Isacco che ti sarà data una discendenza. Abraamo era persuaso che Dio è potente da risuscitare anche i morti e riebbe Isacco come per una specie di risurrezione. La consolazione di riavere il figlio per Abraamo era la prova che Dio parlava e agiva in benignità. Risalta  invece, che per il Figlio di Dio la morte non si arrestava, ma era portata fino alle estreme conseguenze per donare Grazia ai peccatori. Ora la speranza di essere per l’eternità con il Signore viene ancora garantita dalla infallibile e veritiera Parola di Dio, non soggetta all’usura del tempo nelle sue promesse promulgate per la potenza dello Spirito Santo.  

Conclusione

Se il regno di Dio consiste nella giustizia, nella pace e nella gioia, è quello che desideriamo per i nostri lettori che attenti e ammaestrati dalla Bibbia , e solo da essa, possono realizzare la salvezza in Cristo Gesù per la fede.

Un caro saluto a tutti e a risentici nei vincoli dell’amore di Gesù.

Ferruccio Iebole

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