PROCLAMIATE LE VIRTÙ DI COLUI CHE VI HA CHIAMATI

(1 Pietro 2:8) “Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella Parola; e a questo sono stati anche destinati”. Ancora: (1 Pietro 2:9) “Perché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Infine: (Salmo 80:1, 7) “Porgi orecchio, o Pastore d’Israele, che guidi Giuseppe come un gregge; o Tu che siedi sopra i cherubini, fa’ risplendere la gloria… o Dio degli eserciti, ristoraci, fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi”. Sono preziosi questi passi biblici, specie al mattino quando ci alziamo e possiamo per la sua Grazia essere avvinti dall’intensità della sua Parola, che ci illumina e ci fa fremere di gioia, quella spirituale che ristora l’anima.

Una volta di più possiamo ringraziare il Signore per la meravigliosa luce, come è scritto, a cui siamo stati legati per contemplare il volto di Gesù, volto del quale non conosciamo i lineamenti umani che poco attirano, ma più del volto, affascinano  le sue meravigliose e buone virtù impiegate per la salvezza degli uomini. Sì, non sappiamo se era biondo, se aveva la barba e gli occhi azzurri; noi lo vogliamo incontrare come la Sacra Scrittura ce lo ritrae, glorioso, splendente e accogliente nella misericordia, per chi va a Lui per ricevere il perdono di tutti i suoi peccati e la vita eterna.

 

Un volto che risplende di gloria e salva

La fisionomia del volto di Gesù dopo la resurrezione mostrava delle difficoltà a riconoscersi, anche per quelli che per circa tre anni, erano stati con Lui, anche in intimità in certi frangenti; evidentemente la gloria del cielo aveva modificato l’aspetto esteriore del volto. Anche nelle apparizioni la conoscenza dei lineamenti di Gesù appaiono difficoltosi da identificare: (Giovanni 21:4) “Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che era Gesù. Ancora: (Luca 24:37) “Ma essi, sconvolti e atterriti, pensavano di vedere uno spirito.

Dunque, è meglio essere consapevoli che la visione spirituale del volto di Gesù è più opportuna per i peccatori. Fossilizzarsi su immagini o dipinti di Gesù è propedeutico ad avere una visione idolatrica del Redentore, che aggiunge una distorsione del personaggio reso chiaro solo dalla Bibbia. Il passo citato precedentemente dice ristoraci”, è vero, prima occorre essere ristorati ed acquisire l’intelligenza spirituale per discernere le cose utili per la nostra fede e la nostra vita; in secondo luogo, che risplenda la sua gloria o il suo volto, per essere salvi. La salvezza è l’ultimo stadio o il traguardo quando siamo stati attirati benevolmente dall’Evangelo, perché l’Evangelo equivale al volto splendente di Gesù. (2 Corinzi 4:6) “Perché il Dio che disse: splenda la luce tra le tenebre; è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio, che rifulge nel volto di Gesù Cristo”.

In questo passo il concetto espresso è che Dio, per mezzo del suo Spirito Santo e di Verità, fa risplendere nei nostri cuori, smaniosi di conoscere Gesù come Salvatore, la luce gloriosa della Verità evangelica per capire il valore del sacrificio del Figlio di Dio. Questa luce intensa e pura, guidata dallo Spirito, indirizza la nostra coscienza e il nostro cuore ad aprirsi alla gloria celeste, che la Parola di Dio rivela intorno a Gesù, il solo e unico Redentore. Allora comprenderemo come quel volto del Salvatore glorioso per la resurrezione avvenuta, sopravanzi l’immagine del volto umano di Gesù uomo.

 

Il mistero di Dio, che occorre intendere per il vero e potente convincimento dello Spirito Santo

Questo non vuol dire che non dobbiamo pensare al volto di Gesù tumefatto e sofferente, coronato di spine e martoriato dalle percosse dei soldati e da noi tutti; ma il Risorto mostra ancor oggi un volto come Via, Verità e Vita per quelli che lo invocano e credono nel suo Nome santo. Tutto ciò è possibile perché: (Colossesi 2:2-3) “Affinché siano consolati i loro cuori e uniti mediante l’amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti”.

Chi si accosta a Gesù è notorio che è insufficiente a comprendere questo mistero, come viene specificato “di Dio”. Quindi interviene Lui con il suo Spirito Santo per dotarci di ciò che ci manca: la ricchezza della piena intelligenza, per conoscere a fondo il Cristo, non il volto, ma Colui in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza  e della conoscenza celeste e gloriosa. Perciò vedete di quanta Grazia ci fa oggetto il Signore, per quelli che si accostano a Lui, svelare il mistero d’amore di Dio e la guida dello Spirito di Verità.

Certo, metaforicamente, il Vangelo cioè il messaggio di salvezza, brilla nel volto splendente di Gesù, perché chi riguarda a quel volto, dopo che è stato illuminato dalla luce che sconvolge le tenebre in noi, scorgerà il volto glorioso del Salvatore, che proclama salvezza ai peccatori perché si ravvedano. Ecco il ristoro! Conoscere a fondo il mistero di Dio, v’è scritto nel passo citato, è il traguardo, la conclusione cui Cristo ambisce nel cuore dei peccatori, che si lasciano amare da Lui e illuminare dal suo Spirito.

 

Con la sapienza e l’intelligenza fornitaci da Cristo, per capire la sua Grazia

(Efesini 1:7-9) “Secondo le ricchezze della sua Grazia, che Egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d’intelligenza… Egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di Sé”. Dunque,  chi si avvale delle ricchezze della Grazia in Cristo, si appropria per essere irrorato di sapienza celeste congiunta a intelligenza, manovrata da Gesù tramite il suo Spirito di Verità che guida l’anima nostra, il cuore e la mente, per conoscere il mistero di Cristo cioè il mistero della volontà di Dio, che aveva riserbato nel suo cuore per secoli.

 Dentro di sé dice il Testo Sacro. Ora,  venuto Cristo in terra a compiere la volontà salvifica di Dio, il disegno benevolo è proclamato, schiarito, e, se accettato, dà spazio alla salvezza per Grazia e per fede. (Efesini 2:8) “Infatti è per Grazia che siete stati salvati, mediante la fede.  Ecco spiegato perché Gesù è il mistero di Dio, che si rivela mediante il Vangelo al cuore di chi lo cerca, per essere ristorato nella vita e nella comunione. La luce proveniente dalla Parola di Dio è lo strumento che accompagna il cuore del peccatore a credere e ad affidare la propria vita a Gesù, che lo colmerà delle sue benedizioni e dei suoi doni.

 

L’immagine del volto di Gesù nella gloria

(Apocalisse 1:14-16) “Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come la neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco… e la sua voce era come il fragore di grandi acque. Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza”. Orbene questa è l’immagine di Gesù nella gloria; quella spada affilata è la Parola di Dio, la sua voce simile a grandi acque è la Grazia accompagnata dal Vangelo, che vuole  condurre a ravvedimento il maggior numero di anime che accettano il messaggio evangelico.

Il suo volto come il sole e i suoi occhi penetranti ci parlano di chiarezza nei giudizi; nessuno potrà accusare Gesù di essere inciampato incautamente nella Parola, la spada aveva fatto il suo compito ma non era stata sufficiente a scardinare l’incredulità e l’idolatria dal cuore dei respinti dalla Grazia. Quindi,  bisogna vigilare sul nostro udito e sul nostro cuore, perché non si rifiuti la Grazia di Gesù, anzi siamo invitati a proclamare le virtù del nostro Salvatore, morto per noi sulla croce per redimerci dal peccato e dalla morte.

Incoraggiamo i nostri cari lettori a considerare l’amore e la salvezza offerta in Cristo Gesù. È vero, Lui ci chiama!

Ferruccio Iebole

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