LA SCRITTURA HA RINCHIUSO OGNI COSA SOTTO PECCATO

Un’affermazione simile e categorica, se mal compresa, può generare perplessità e  sgomento perché pare che la Scrittura, rivesta una potenza o una autorità decisiva in fatto di peccato e non vi siano risoluzioni positive. Invece qual è questo messaggio favorevole che ci raggiunge e ci sprona a capire più efficacemente il pensiero divino?

(Ep. Galati 3:22) Ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Cristo Gesù fossero dati ai credenti. Questa dichiarazione più completa della parte del titolo, ci pone difronte ad un pensiero paolino sul peccato, la sua potenza, e sulla supremazia della Scrittura. Cosa vuole insegnarci la Scrittura? E noi siamo in grado di capirla, con quali strumenti? Forse con supporti della cultura, dello studio, con la nostra intelligenza e con la nostra ragionevolezza? Sono cose sensate e utili, ma insufficienti per intendere la spiritualità della Parola. Se la portata che ci viene proposta dalla Bibbia, ci parla di un livello di influenza mondiale sulle cose, che dal cielo sono viste racchiuse, inglobate, assorbite nella forza distruttiva del peccato, occorre vedere qual è la risposta positiva e benefica del Signore, perché  Dio è giusto, ma è anche Grazia e di Amore.

Lo spirito dell’uomo, lo spirito del mondo e lo Spirito di Dio

L’apostolo Paolo in un’altra lettera afferma (I Ep. Corinzi 2:11) Infatti chi, tra gli uomini conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Noi, umilmente, siamo interessati a conoscere le cose di Dio, e ci interroghiamo sul come fare.  (I Ep. Corinzi 2:12) Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate. L’analisi proposta risulta evidente, vi sono cose e beni con dei dati rilevanti da ricevere:

  1. Cose racchiuse sotto il peccato
  2. Cose dell’uomo
  3. Cose di Dio
  4. Cose donate da Dio
  5. Cose preparate per quelli che lo amano
  6. Cose scrutate dallo Spirito, anche le profondità di Dio
  7. Cose ricevute tramite lo Spirito

Bisogna confessare che il peccato entrando nel mondo ha intaccato ogni cosa, riguardo la natura stessa del creato, la vita umana, il corpo e lo spirito degli uomini, tutto è sottoposto a questo dardo che produce la morte. L’apostolo Paolo in sintesi, dice che la Scrittura, ovvero la Parola di Dio, conferma con autorità e senza indugio che tutto è sottoposto alla morte. Lo assistiamo nel nostro corpo, nella ribellione delle leggi naturali del mondo, nel deterioramento dei rapporti tra gli uomini che uccidono i consimili. Però la Scrittura nel suo seguito, ci conferma che vi sono dei beni promessi che ribaltano questa visione pessimistica, aprioristicamente senza soluzione o priva di rimedio. Il farmaco proposto da Dio è la sua Grazia, il suo Amore e la sua Giustizia, per meglio dire (Ep. Romani 5:17) Tanto più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita, per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo. Le cose dell’uomo essendo un peccatore, soggetto alla morte, hanno estremo bisogno di essere ribaltate da questa situazione, ecco allora il rimedio: la persona di Gesù Cristo, l’unico non racchiuso  nei legami del peccato, è Colui che porta in dotazione dell’uomo, grazia e giustizia da applicare a chi si ravvede, a chi vuole emergere in un altro  stadio o una dimensione, cioè quella di graziato, di ravveduto e convertito a Cristo, giustificato dall’amore di Dio. In altre parole ecco le cose di Dio, provvedute dalla sua pietà e dalla sua misericordia. Sono cose di Dio in quanto prerogative divine, pensate avanti la fondazione del mondo, e rivelate con la venuta di Gesù nel mondo.

L’atto di Grazia di Gesù.

La nostra riflessione sull’amore del Padre deve partire da: (II Ep. Tessalonicesi 2:13) Perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella Verità. Bisogna accennare come fin da principio Dio si sia disposto a intervenire contro il peccato e contro la morte, introdotta dall’Avversario, che ha indotto i nostri progenitori alla disubbidienza. Da allora la progenie è tarata dal peccato e dalla morte. Tra le cose di Dio vi è (Genesi 3:21)  Dio il Signore fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle e li vestì. La via primordiale del riscatto si inaugurava con un atto di grazia divina, cioè delle vittime innocenti erano sacrificate per graziare i primi due peccatori. La via insegnava che (Genesi 2:17) perché nel giorno che tu ne mangerai certamente morrai, e (Genesi 3:19) perché sei polvere e in polvere ritornerai; Dio trasformava quella morte, tramite il sangue sparso delle vittime,  in morte del corpo e <l’alito vitale cioè l’anima vivente> (V. 7) la faceva sopravvivere in attesa del vero Agnello o dell’unica vittima sacrificale, cioè il suo Figlio, che avrebbe dato la sua vita in riscatto eterno per gli uomini. (Ev. Giovanni 1:29) vide Gesù che veniva verso di Lui e disse: Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.L’apostolo Paolo a questo proposito scriveva che gli uomini: (Ep. Romani 3:24) sono giustificati gratuitamente per la sua Grazia, mediante la redenzione che è in Cristo. Ancora, (Ep. Romani 5:18) Dunque come una sola trasgressione, la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure con un solo atto di giustizia la giustificazione che da la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infine (Ev. Giovanni 3:16)  Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna.

Cose preparate per chi ama

Il grande profeta di Dio, Giovanni Battista invitava a considerare tra le qualità di Gesù Cristo come lui fosse lo sposo, ed esortava: (Ev. Giovanni 3:29) Si rallegra vivamente alla voce dello sposo; perché rallegrarsi vivamente?  per via del suo dono: (Ev. Giovanni 4.10 ) Gesù le rispose: se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice <dammi da bere> tu stessa gliene avresti chiesto ed Egli ti avrebbe dato dell’acqua viva. Tra le cose donate per i credenti in Cristo, vi è l’acqua viva cioè l’Evangelo. Questa buona notizia consiste come è scritto: (Ep. Galati 2:16) Sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge, ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della Legge, perché dalle opere della Legge, nessuno sarà giustificato. E’ vero ciò che dice la Scrittura, non solo essa racchiude ma prevede e dice: (Ep. Galati 3:8) la Scrittura prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per la fede, preannunziò ad Abramo questa buona notizia: in te saranno benedette tutte le nazioni. Questo esempio è confortante: la Scrittura si arroga il diritto, ma in realtà è lo Spirito Santo, di prevedere il futuro, di esplicare la giustizia divina, come cosa di Dio che viene elargita, tramite Abramo il Padre della fede, perché la sua testimonianza non sia dispersa fra le nazioni. Anche la benedizione della quale Abramo è portatore per Grazia, contiene una buona notizia come l’Evangelo, perché il Signore vuole benedire i popoli, e in Gesù vi è proprio l’esaltazione della perfetta bontà di Dio, riversata sul mondo. Se la Scrittura ha racchiuso tutto sotto peccato, Dio si fa riconoscere  anche come Dio di benedizione, e ancor oggi le nazioni che accreditano il personaggio Abramo, devono confessare che la Bibbia preannunzia, cioè parla anticipatamente, svela le cose future, e che il suo messaggio oltre a essere vero, perché voce di Dio, è anche affidabile e la memoria del fatto dura nel tempo, non disperdendosi. Dunque la benedizione diretta e discendente da Dio, è ancora una cosa che Dio ha preparato per quelli della fede in Gesù e che amano il Padre.

Una grande benedizione con radici antiche

Gesù pregava così: (Ev. Giovanni 17:26) L’amore del quale Tu Mi hai amato, sia in loro ed Io in loro. Non ci sfiora nessun dubbio sulla realtà della benedizione divina,  come quella conferita tramite Abramo, altresì è certa quella che si realizza chiaramente ed è recata dal Signore Gesù Cristo; infatti (Ev. Giovanni 17:2-3) Giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché dia vita eterna a tutti quelli che Tu gli hai dati. Questa è la vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Chiaro: il glorioso Salvatore dona a chi crede in Lui, nel suo sacrificio vicario della croce, essendo  l’Agnello di Dio, la vita eterna sulla base della fede e della sua Grazia, riversata sui peccatori che vogliono ravvedersi dal peccato. Infatti, l’Evangelo ci annunzia in Verità il perdono dei peccati, Gesù prega il Padre dicendo: (Ev. Giovanni 17:17) Santificali nella Verità, la tua Parola è Verità.   Questa verità divina ci avvisa che (Ep. Efesini 1:13) In Lui voi pure, dopo aver ascoltato la Parola della Verità , il Vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in Lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso. In Cristo si realizzano le promesse del Padre Celeste.

L’azione dello Spirito Santo

Il Signore Gesù prima di affrontare il Calvario, consolava i discepoli e quindi anche noi con le parole: (Ev. Giovanni 16:8-9-10) Quando sarà venuto (il Consolatore cioè lo Spirito Santo) convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato perché non credono in Me, quanto alla giustizia perché vado al Padre e non mi vedrete più, quanto al giudizio perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Per capire bene queste parole abbiamo bisogno dello Spirito Santo, se come prima citato, Egli scruta le cose profonde di Dio queste ne fanno parte. La spiegazione deve essere intesa per la Sua azione perché sia reale e benefica. In sostanza lo Spirito ci suggerisce di porre tutti noi stessi in questa sintesi fatta dal Signore Gesù. Il Salvatore parlando ed esaltando a sua opera vicaria definitiva dice: Il peccato resiste se non credete in Me, la giustizia acquisita da Me tramite la croce è presso il Padre, pronta a essere dispensata a chi crede e mi vuole ancora vedere, l’avversario è stato vinto e oltre ad accusare vanamente gli eletti non può fare, non nuocerà più perché è reso innocuo come il peccato; per questo vi mando il Consolatore per convincervi di queste cose. (Ev. Giovanni 15:26) Ma quando sarà venuto il Consolatore che Io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, Egli testimonierà di Me. Che cosa straordinaria questo aiuto impensabile dato all’uomo; Lo Spirito di Verità ci istruisce nelle cose inscrutabili di Dio, le spiega a noi, le rivela, ci ragiona sull’amore di Cristo, sulla salvezza, sulla eternità. Che gioia avere un simile Maestro e un Padre nel cielo, che in accordo col Figlio  ci amano e ci benedicono nella Verità. Però, perché tutto questo si avveri e i frutti si vedano, bisogna che lo Spirito Santo abbia libertà in noi e svolga il suo compito di testimonianza. Se Lui compie e realizza  l’opera di  convincimento in me, allora ricevo il suo sigillo, il quale garantisce che sono proprietà di Cristo. Molte persone dicono: io sono cristiano, faccio molte opere buone, mi comporto onestamente; è vero sono brave persone: ma hanno ricevuto il sigillo dello Spirito Santo? Non vogliamo mettere nessuno a disagio, ma la Scrittura dice: (II Ep. Corinzi 1.21-22) Or Colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti è Dio, Egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori. Bisogna confessare che solo il Signore ci poteva favorire così efficacemente dandoci lo Spirito Santo come aiuto, che ci unge per capire le cose di Dio, e ci fortifica nella conoscenza con un sigillo, perché quando affermiamo di essere cristiani, lo siamo potendo esibire il sigillo spirituale dello Spirito di Verità. Ecco perché ringraziamo il Signore: ( Ep. Colossesi 1:12) Ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

 Conclusione

Abbiamo cercato  debolmente di spiegare questa opera meravigliosa della salvezza che ci viene annunziata nella Bibbia, l’unzione per capire bene risiede nello Spirito Santo che ha cura di infonderla sui peccatori, che si avvicinano alla Scrittura per leggerla e meditarla con animo fiducioso e cuore sincero, con la volontà di introdursi con fede nella Verità. Il nostro compito è di incoraggiare tutti a ponderare sulla Parola di Dio. Terminiamo ancora con un versetto: (II Ep. Corinzi 5:14-15) Infatti l’amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che se Uno morì per tutti, quindi tutti morirono e ch’Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivono più per se stessi, ma per Colui che è morto e risuscitato per loro. Il nome di chi è morto per tutti è noto: è Gesù Cristo il Signore.

Su rendiamo gloria e onore

All’Agnel che ci salvò

Cristo è il nostro Redentore

Egli i ciel ci disserrò!

Alleluia! È dolce  è bello

Il cantare a Te, Signor!

Alleluia al Santo Agnello!

Lode eterna al Salvator.

Ferruccio IEBOLE

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